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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

“Multiservizi, solo nomine baresi”: l’Udc scrive a Giuffré

“Come se a Brindisi non vi fossero professionisti all’altezza degli incarichi”. Chieste informazioni su bandi e compensi

BRINDISI- Sembra essere diventata una questione barese la società Multiservizi, partecipata del Comune di Brindisi, dopo le ultime nomine, tutte passate in rassegna dall’Udc. E’ un caso che i professionisti siano tutti non brindisini e appunto baresi, a cominciare dall’amministratore unico? Possibile che a Brindisi non ci siano commercialisti e avvocati all’altezza degli incarichi?

Gli interrogativi

A chiedere spiegazioni sono gli esponenti brindisini del partito di Lorenzo Cesa. Hanno scritto al commissario Santi Giuffrè, invocando maggiore trasparenza sulle informazioni, dopo aver ricordato che si tratta di una società in house, una srl il cui socio unico è la stessa amministrazione cittadina. E hanno anche lamentato una scarsa “partecipazione democratica” nella vita di Palazzo di città, dove secondo i tesserati Udc si “assiste all’approvazione di atti di una certa rilevanza come il bilancio di previsione finanziaria e l’imposizione di tassazioni”, senza che ci sia coinvolgimento, “per un pur minimo contributo non vincolante”.

Chiusa la parentesi iniziale sul bilancio comunale, nella lettera spedita a Giuffrè, il portavoce dell’Udc, chiede di “conoscere alcuni aspetti della situazione della  Multiservizi: lo stato finanziario, il bilancio al 31 dicembre 2017, l’operato del suo amministratore unico, un commercialista barese con notevole esperienza in materia di certificazione di bilancio e di partecipate”.

Gli incarichi e i compensi

Nella missiva si fa riferimento anche al “lavoro affidato a una società barese al fine di verificare la situazione finanziaria della Multiservizi”. Sul “sito internet della Bms si evidenzia che l’amministratore unico si è  interessato della nomina dell’organismo interno di vigilanza della società, incarichi  ovviamente retribuiti”.

L’Udc chiede anche di avere notizie sui professionisti, “come il presidente Ernesto Devito, barese, e i componenti Natale De Giosa e Francesco D’Alessandro di Bari, baresi anche loro”.  Le domande poste al commissario sono le seguenti: “Sulla base di quale bando di evidenza pubblica sono stati nominati? Qual è l’onorario percepito o accordato e quali decisioni hanno assunto sino ad oggi?

“I compensi riconosciuti a questi  professionisti,  protratti nel tempo, peseranno pesantemente sui già tartassati cittadini di Brindisi e di conseguenza  sulle decisioni  del prossimo consiglio Comunale”, si legge nella lettera. “Le rammento – è stato scritto anche al commissario - che  siamo in attesa di conoscere  il risultato svolto dall’avvocato Carofalo, un  lavorista di Bari,  e anche di sapere chi sarà il medico del lavoro, che a questo punto penso proprio sarà  sicuramente barese, avendo cessato il rapporto con quello brindisino.

“Ci preoccupa la situazione finanziaria e  le nomine di professionisti baresi in territorio brindisino appaiono anomale, come se a Brindisi non vi fossero professionisti all’altezza dei ruoli dei compiti da ricoprire”.

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