Carcere di Brindisi, i detenuti adottano un cane randagio
Stanno lavorando per costruire una cuccia di legno: si chiama Alice e ha trovato casa nel giardino interno della strutturale circondariale di via Appia
BRINDISI – Si chiama Alice, è la cagnolina di pochi mesi che di recente ha trovato casa nel cortile interno del carcere di Brindisi: è stata adottata dai detenuti, ristretti nella struttura circondariale di via Appia, diventandone la mascotte.
Come si arrivato lì quel randagio, un batuffolo di colore nero con le zampette bianche, se lo chiedono gli avvocati, alcuni dei penalisti del foro di Brindisi sono riusciti a scattare qualche foto della cucciola che ormai ha conquistato il cuore di tutti, compreso il personale in servizio nella struttura.
“Probabilmente è arrivata dal canile”, sostiene uno dei legali che ha postato la foto di Alice su Facebook, colpito non solo dalla tenerezza del cucciolo, ma dall’iniziativa dei detenuti. “L’importante è che stia bene e che abbia trovato chi si prende cura di lei, perché i cani si adottano: è un gesto d’amore”.
Ogni giorno, infatti, c’è chi le porta acqua e cibo e Alice ringrazia facendo le fusa: il suo posticino è in un angolo del giardinetto, diventato ormai la sua casa ed è qui che alcuni detenuti hanno pensato di costruire una cuccia per permettere alla cagnolina di ripararsi dal sole e dalla pioggia.
L’iniziativa è di alcuni brindisini, autorizzati dalla direzione del penitenziario a svolgere lavori esterni, tra i quali figura la manutenzione del giardino. Ci sono imputati in attesa di giudizio dopo essere stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare e indagati arrivati in via Appia di recente. Gli uni e gli altri diventati genitori adottivi di Alice.
Nei giorni scorsi hanno iniziato la “progettazione” della cuccia che sperano di realizzare in tempi stretti, visto che la stagione estiva è alle porte e Alice ha bisogno di un tetto per sottrarsi al sole cocente. E lo avrà per mano dei detenuti di Brindisi.