Via del Mare, in arrivo pannelli trasparenti: accordo Comune-Authority
L’Ente portuale si impegna a realizzare a proprie spese i lavori per la sostituzione del grigliato metallico per una lunghezza di 40 metri. E a rinunciare al giudizio davanti al Tar. L’Amministrazione cittadina pronta e revocare l’ordinanza di demolizione
BRINDISI – Pace fatta tra Comune di Brindisi e Autorità portuale sul muro di via del mare, dopo lo scontro urbi et orbi degli ultimi mesi: i pannelli in grigliato metallico, mai piaciuti a Palazzo di città, saranno sostituiti con quelli trasparenti, per una lunghezza di 40 metri, in modo tale da lasciare aperta la vista sul porto interno. La notizia della stretta di mano fra le parti rimbalza dalla sede del Comune di Brindisi, dove i tecnici hanno già predisposto la bozza per l’atto di conciliazione e transazione, destinato ad avere effetti nel contenzioso tra gli Enti, vista la “guerra” in atto davanti ai giudici amministrativi.
L’accordo prevede che il Comune revochi ‘ordinanza firmata dal dirigente del settore Urbanistica il 20 dicembre scorso, per la sospensione dei lavori, la demolizione del “muro” e il ripristino dello stato dei luoghi e che, dal canto suo, la nuova Autorità portuale presieduta da Ugo Patroni Griffi dovrà rinunciare al giudizio pendente. Quel che manca, è la firma di Patroni Griffi e Santi Giuffré, commissario prefettizio al quale spetta il compito di traghettare Brindisi sino alle prossime elezioni. Sono i nuovi interlocutori dopo l'uscita di scena dell'ex sindaca Angela Carluccio e del comandante Mario Valente.
I termini per l’armistizio sono stati definiti lo scorso 6 giugno nel corso di un incontro al quale hanno partecipato per l’Authority, Francesco Di Leverano, e per l’Amministrazione cittadina, i dirigenti Gaetano Padula e Fabio Lacinio, il primo firmatario dell’ordinanza in veste di responsabile della ripartizione Urbanistica.
Stando a quanto si legge nella bozza, l’accordo riguarda “la realizzazione delle modifiche con l’installazione dei pannelli trasparenti”: più esattamente dovranno essere inseriti “almeno otto scomparti composti ciascuno da cinque elementi trasparenti (specchiature) a tutta altezza”. E’ la soluzione tecnica, ritenuta il giusto compromesso fra le ragioni di “security” evidenziate più volte dall’Ente portuale e quelle “estetiche” con annessa “necessità di garantire la visuale panoramica dell’affaccio al mare”. “In considerazione dell’interesse pubblico di cui sono portatrici le parti”, l’intesa determinerebbe il venir meno di quello del Comune al mantenimento degli effetti dell’ordinanza”. “L’Autorità portuale si impegna a realizzare tutto a proprie spese, previa acquisizione favorevole dell’Ufficio urbanistica-paesaggistica-struttura Vas del Comune”.
Quanto alla tempistica, il primo step prevede il via libera da Palazzo di città per le opere “corrette”, vale a dire i pannelli che dovranno essere sistemati in maniera tale da evitare l’effetto vela. All’atto del rilascio del parere, sarà revocata l’ordinanza di demolizione e l’Authority farà un passo indietro presentando rinuncia al processo davanti al Tar. Consumati tutti gli step, il caso di via del mare potrà definirsi chiuso. Fine della storia.