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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

A causa del freddo rinviate le udienze in Tribunale. Anche il processo Asl

Slitta l'udienza a carico di 46 imputati, 12 dei quali accusati di aver fatto parte di un'associazione per delinquere per pilotare gli appalti. A causa del gelo, accolte le richieste di rinvio per altre udienze

BRINDISI – Il freddo blocca anche le udienze in calendario dinanzi al Tribunale di Brindisi, sia in composizione collegiale che monocratica: i giudici hanno disposto il rinvio per “il gelo nelle aule” del Palazzo di giustizia, evento considerato eccezionale e comunque tale da costituire un impedimento. Anche per lo svolgimento di quello scaturito dalla conclusione dell’inchiesta Virus, su appalti che per la Procura sono stati pilotati anche attraverso la manomissione di buste sigillate: in 46 risultano imputati dopo che sono stati riuniti i procedimenti partiti in tempi diversi, partendo dall’unico fascicolo che portò anche agli arresti.

Dodici delle persone rinviate al giudizio del Tribunale sono accusate di aver fatto parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati di turbativa d’asta, utilizzazione di segreti d’ufficio, falso e peculato. Tra questi, c’è Vincenzo Corso, ex dirigente dell’Area gestione tecnica della Asl e presidente dei seggi di gara, nonché responsabile della custodia delle buste contenenti le offerte.

Tra le gare finite nei capi d’imputazione ci sono quella per la ristrutturazione di alcuni locali dell’ex Di Summa per la realizzazione della Cittadella della Salute per 552.571,84 euro, per l’ampliamento dell’edificio adibito a radioterapia e adeguamento funzionale del centro grandi ustionati del Perrino per1.043.238. E ancora i lavori per ristrutturare il padiglione San Lorenzo per la realizzazione di ambulatori della medicina del territorio presso il vecchio Di Summa per 409.081 euro, per l’adeguamento del Melli di San Pietro Vernotico per 191.160 euro e per la fornitura di attrezzatura per il blocco operatorio e poi per la messa a norma della palazzina di via Taranto a Brindisi per 202.144.

L’Azienda sanitaria locale di Brindisi è stata riconosciuta parte lesa ed è costituita con l’avvocato Donato Mellone chiedendo il ristoro dei danni patiti, presentando istanza per tre milioni di euro. Parte civile anche la Regione Puglia con l’avvocato Francesco Marzullo, il quale si è riservato la quantificazione del danno.

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