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Cronaca

A fuoco auto elettrica, forse un corto

FASANO – A fuoco l'auto elettrica, una Smart, del presidente del Centro ortofrutticolo mediterraneo di Fasano, Vito Semeraro. Dai primissimi sopralluoghi effettuati sulla vettura, il rogo sarebbe stato causato da un corto circuito avvenuto nel dispositivo del bocchettone per il rifornimento di elettricità.

FASANO – A fuoco l'auto elettrica, una Smart, del presidente del Centro ortofrutticolo mediterraneo di Fasano, Vito Semeraro. Dai primissimi sopralluoghi effettuati sulla vettura, il rogo sarebbe stato causato da un corto circuito avvenuto nel dispositivo del bocchettone per il rifornimento di elettricità. Del caso si sono occupati i carabinieri della compagnia di Fasano, diretta dal capitano Gianluca Sirsi, giunti sul posto per i rilievi di rito.

Al momento non vi sarebbero dubbi sulla natura accidentale dell'incendio ma saranno ulteriori accertamenti a stabilirlo, specie perchè non è la prima volta che i presidenti del mercato ortofrutticolo di Fasano, uno dei più grossi centri della zona di vendita all'ingrosso di frutta e ortaggi, diventano bersaglio di atti intimidatori.

L'utilitaria di ultimissima generazione era parcheggiata in via Colonna, una traversa di via Garibaldi. Il primo ad accorgersi del rogo, sviluppatosi poco prima della mezzanotte, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, sarebbe stato il vicino di casa di Semeraro. L'uomo alla vista di fumo e fiamme uscire dalla Smart non ha esitato a prendere un coprisedile dalla sua auto e batterlo sulla vettura nel tentativo di soffocare l'incendio. Questo primo intervento ha evitato che il rogo inghiottisse completamente l'utilitaria e si propagasse sulle altre auto parcheggiate nelle vicinanze. I vigili del fuoco hanno fatto il resto. Ma i danni alla Smart elettrica sono gravi.

 

 

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