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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

A soqquadro la scuola elementare: ma il bullo ha 40 anni

OSTUNI - Gli agenti del locale commissariato di pubblica sicurezza, al termine di una accurata attività di indagine, hanno deferito all’Autorità giudiziaria, in stato di libertà, G. C., personaggio già noto alle forze dell’ordine. Furto aggravato e danneggiamento, i capi di accusa. Secondo gli inquirenti sarebbe lui l’autore di un raid notturno eseguito il giorno di capodanno presso la scuola elementare “Giovanni XXIII”, in via Daniele Manin, a Ostuni. Le indagini, risultate particolari e complesse, erano state avviate a seguito dell’ennesima denuncia di furto perpetrato presso l’edificio scolastico, preso di mira da ignoti ladri. Gli stessi dopo aver arrecato danneggiamenti e messo a subbuglio i locali, avevano asportato tra l’altro, tutte le monete che rappresentavano l’incasso delle macchine automatiche distributrici di bevande e merendine.

OSTUNI - Gli agenti del locale commissariato di pubblica sicurezza, al termine di una accurata attività di indagine, hanno deferito all’Autorità giudiziaria, in stato di libertà, G. C., personaggio già noto alle forze dell’ordine. Furto aggravato e danneggiamento, i capi di accusa. Secondo gli inquirenti sarebbe lui l’autore di un raid notturno eseguito il giorno di capodanno presso la scuola elementare “Giovanni XXIII”, in via Daniele Manin, a Ostuni. Le indagini, risultate particolari e complesse, erano state avviate a seguito dell’ennesima denuncia di furto perpetrato presso l’edificio scolastico, preso di mira da ignoti ladri. Gli stessi dopo aver arrecato danneggiamenti e messo a subbuglio i locali, avevano asportato tra l’altro, tutte le monete che rappresentavano l’incasso delle macchine automatiche distributrici di bevande e merendine.

Significativi i danni arrecati e non del tutto irrilevante anche la consistenza del bottino, pari ad alcune centinaia di euro. Nel pomeriggio di ieri la svolta, all’esito di accertamenti di Polizia Giudiziaria culminati con l’accompagnamento in Commissariato del presunto (ed attempato) “ladro di merendine”.

Gli agenti sono giunti alla sua identificazione dopo aver visionato alcuni filmati: immagini immortalate dalle telecamere a circuito chiuso in dotazione ad esercizi pubblici ed enti posti a margine del plesso scolastico, e che ritraggono G.C. proprio mentre si avvia verso l’ingresso della scuola. Nella serata di ieri, a suo carico è scattata così la denuncia. Ascoltato dagli investigatori, G.C. è stato formalmente incriminato perché ritenuto responsabile dell’ultimo di una lunga scia di incursioni che porterebbero la sua firma.

A fronte degli elementi probatori raccolti a suo carico, lo stesso G.C. avrebbe ammesso gli addebiti, rendendo ampia confessione alla presenza del difensore di fiducia, l’avvocato Mario Guagliani. Il trentanovenne ostunese è stato così deferito in stato di libertà in ragione anche del suo stato di tossicodipendenza e di totale indigenza.

Ladro incallito, G.C.. Nell’aprile del 2009, fu denunciato a piede libero per un’altra irruzione consumata presso la stessa scuola elementare Giovanni XXIII. Nel maggio del 2010, invece, fu arrestato, con l’accusa di essere l’autore di un raid nella scuola media “San Giovanni Bosco”, sita in via Filangieri.

In quella circostanza arrecò danni ingenti alle strutture esistenti, mediante anche lo spargimento del liquido contenuto negli estintori in dotazione alla scuola. Come se non bastasse, fu accusato anche di ricettazione e guida senza patente. L’autovettura sulla quale aspirava a caricare la refurtiva - una Fiat Uno - risultò rubata in città alcuni giorni prima. Allora come oggi puntava alla macchinetta per la distribuzione automatica di bevande e merendine, a computer, fotocopiatori ed altri oggetti di valore. Ma allora come oggi gli è andata male.

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