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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Xylella: blitz notturno nell'area di servizio Q8, abbattuti dieci ulivi

Eradicate la pianta infetta e quelle sane presenti nel raggio di 100 metri, fra il distributore di benzina, situato sulla strada statale 379 per Bari, e i terreni limitrofi

OSTUNI – Con un blitz a sorpresa scattato la scorsa notte (fra il 25 e il 26 ottobre), sono stati abbattuti l’ulivo affetto da Xylella e quelli sani presenti nel raggio di 100 metri, fra il distributore di benzina Q8 situato fra Monticelli e Rosa Marina, nell’agro di Ostuni, e i terreni limitrofi. Gli uomini della forestale e i tecnici dell’Arif della Regione Puglia hanno agito nel cuore della notte per evitare eventuali moti di protesta da parte degli attivisti che osteggiano il piano di contenimento del batterio adottato dalla Regione Puglie e dall’Unione europea. Intorno alle ore 6, al momento dell’apertura dell’area di servizio, le ruspe erano già andate via. Degli ulivi (uno quello infetto, circa nove quelli sani), restavano solo le basi dei tronchi.

Albero abbattuto a Ostuni-3

Il territorio continuerà a essere monitorato dall’Arif anche nei prossimi giorni, per scongiurare il rischio di ulteriori contagi. Perché quello scoperto all’esterno della Q8 per ora, fortunatamente, resta un caso isolato per quanto riguarda la fascia nord della provincia. Ben altro scenario, insomma, rispetto ai numerosi focolai che lo scorso anno vennero individuati nei comuni a sud del capoluogo (fra Cellino San Marco, Oria, San Pietro Vernotico e Torchiarolo), dove gli  interventi di eradicazione previsti nell’ambito del piano Silletti (tramontato a seguito dell’indagine aperta dalla Dda di Lecce sulla diffusione del batterio) scatenarono la protesta della popolazione.

Xylella a Ostuni, alberi abbattuti-2

E nel frattempo va avanti l’indagine avviata dal pm del tribunale di Brindisi, Antonio Costantini, sul contagio dell’albero di Ostuni. I carabinieri sono al lavoro per chiarire quando e con quali modalità l’ulivo è stato piantumato nell’area di servizio. L’ipotesi al momento più accreditata è che la sputacchina (insetto vettore del batterio) sia stata veicolata da un automezzo che trasportava rami infetti.

Anche per questo la Regione ha emanato una determinazione dirigenziale (la numero 28 del 17 ottobre 2016) che impone agli operatori  del settore vivaistico di movimentare e commercializzare le piante all’interno dell’area colpita da Xylella delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, “ solo garantendo la 'rintracciabilità', così come prescritto dall'art. 10 della Decisione di europea ( UE/2015/789 s.m.i.)”.

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