Abusi, nuovo blitz sulla costa ostunese
OSTUNI – Denunce e sequestri di manufatti ed immobili, e ancora una volta al centro di un nuovo servizio condotto in tandem da Guardia Costiera e polizia municipale, ci sono siti importanti della costa di Ostuni. Le attività hanno interessato nuovamente l’area del porticciolo di Villanova, già al centro di recenti sequestri di pontili e parti di banchina, e uno stabilimento balneare all’interno dell’area protetta del parco delle Dune costiere di Torre Canne e Torre S. Leonardo.
OSTUNI – Denunce e sequestri di manufatti ed immobili, e ancora una volta al centro di un nuovo servizio condotto in tandem da Guardia Costiera e polizia municipale, ci sono siti importanti della costa di Ostuni. Le attività hanno interessato nuovamente l’area del porticciolo di Villanova, già al centro di recenti sequestri di pontili e parti di banchina, e uno stabilimento balneare all’interno dell’area protetta del parco delle Dune costiere di Torre Canne e Torre S. Leonardo.
Nel caso dell’operazione che ha riguardano nuovamente il porticciolo, al centro dell’attenzione è finito un ristorante che opera su area demaniale. La documentazione autorizzativa del locale è stata esaminata accuratamente, visto che la struttura opera sottoposta a vincoli edilizi, architettonici, paesaggistici e archeologici, senza contare i vincoli archeologici.
L’ispezione ha evidenziato violazioni ed irregolarità di tipo demaniale ed edilizio - paesaggistico, pertanto il titolare della concessione è stato denunciato a piede libero, mentre sarà il Comune di Ostuni ad adottare azioni e provvedimenti di propria competenza, sulla base delle relazioni di servizio. L’iter è già stato attivato dagli uffici preposti.
Vari sequestri invece hanno colpito lo stabilimento balneare che ricade nella zona del Parco regionale delle Dune costiere. E precisamente: un locale in legno ad uso bar, posizionato in parte su pubblico demanio marittimo ed in parte su un tratto dunale con annessa pedana in legno; un totem docce posizionato sul tratto dunale insistente su di un basamento in calcestruzzo; argano in materiale metallico posizionato nei pressi del totem docce, tra l’altro molto pericoloso per il transito; una rampa in calcestruzzo che collega il chiosco bar alla spiaggia; tre pali in pvc asserviti da impianto elettrico posizionati sul percorso pedonale di cui uno posizionato sul demanio marittimo, formanti un impianto di illuminazione.
Anche qui, i militari ed il personale di polizia municipale si sono trovati di fronte ad una vasta situazione di abusi demaniali ed edilizi. Le indagini finalizzate a risalire agli autori di tali scempi, hanno condotto alla denuncia a piede libero dell’intestatario della concessione demaniale marittima. Dei risultati della nuova operazione è stata data debito informazione alla procura della Repubblica di Brindisi. L’attività è stata coordinata dal comandante della Capitaneria di Brindisi, capitano di vascello Giuseppe Minotauro.