Abusi sessuali: aperta indagine su un parroco. In corso perquisizioni
E' in corso in queste ore l'esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro nell'abitazione del parroco di una chiesa nel centro storico di Brindisi, che risulta indagato per abusi sessuali su minori. Alcuni parrocchiani della Chiesa di Santa Lucia avrebbero confermato agli investigatori alcune circostanze. L'interessato non ha voluto rispondere alle nostre domande
BRINDISI – E’ in corso in queste ore l’esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro nell’abitazione del parroco di una chiesa nel centro storico di Brindisi, che risulta indagato per abusi sessuali su minori. L'indagine è diretta dal pm del tribunale di Brindisi, Giuseppe De Nozza, in sinergia con i carabinieri del Reparto operativo di Brindisi coordinati dal colonnello Alessandro Colella.
Da quanto appreso, le indagini sono partite in seguito a una segnalazione inviata alla redazione del programma televisivo “Le Iene” da una delle presunte vittime. Dopo aver acquisito tale segnalazione, i militari hanno avviato una serie di accertamenti.
Contestualmente alle attività di perquisizione, i carabinieri hanno effettuato anche alcune acquisizioni documentali presso la locale sede arcivescovile, per chiarire meglio il quadro probatorio già emerso. Lo stesso parroco, lo scorso 15 settembre, ricevette la visita di un inviato della nota trasmissione televisiva, ma si rifiutò di riceverlo.
Il diretto interessato, contattato telefonicamente nella chiesa di Santa Lucia, si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni.
Aggiornamento. La segreteria della Curia, contattata da BrindisiReport, fa sapere che nelle prossime ore verrà inviato un comunicato stampa sull'accaduto.
Aggiornamento 2. Dopo la segnalazione raccolta dai carabinieri in seguito alla sortita delle “Iene”, gli investigatori hanno ascoltato numerose persone, tra cui molti parrocchiani. Qualcuno, da quanto appreso, avrebbe confermato. Si è capito quindi che si doveva andare a fondo, cercando ulteriori riscontri.
Per questo, con un decreto di perquisizione e sequestro che ha valore di avviso di garanzia firmato dal pm Giuseppe De Nozza, i carabinieri sono andati stamani a casa del parroco, sequestrando del materiale. Si tratta di un personale computer e diversi supporti digitali, i cui contenuti, non si sa ancora se rilevanti ai fini investigativi, sono al vaglio della magistratura.
Di certo non sono emerse tracce lampanti di pedopornografia, che avrebbero comportato la sicura disposizione di misure cautelari in flagranza di reato e l’entrata in gioco della Procura distrettuale, competente in materia.
