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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

Addio a Ernesto, "rosso" di altri tempi

MESAGNE - Si è spento la notte scorsa, dopo un decorso terminale della malattia durato pochi mesi, Ernesto De Francesco, uno di quei quadri di base cresciuti alla scuola del Pci degli anni Sessanta e Settanta che sempre ha conservato come guida, anche nell'attività politica più recente, la passione e gli ideali di quell'età di profondi cambiamenti sociali. Nato a Mesagne 62 anni fa, Ernesto De Francesco lascia la moglie Lucia e i figlia Tatiana e Diego, e tanti compagni e amici che lo piangono sinceramente. Le esequie si svolgeranno lunedì 27 febbraio alle 15.30, il corteo funebre muoverà dall'abitazione di famiglia di via Sandonaci. Di seguito, un breve ricordo di Ernesto De Francesco scritto da Carmine Dipietrangelo.

MESAGNE - Si è spento la notte scorsa, dopo un decorso terminale della malattia durato pochi mesi, Ernesto De Francesco, uno di quei quadri di base cresciuti alla scuola del Pci degli anni Sessanta e Settanta che sempre ha conservato come guida, anche nell'attività politica più recente, la passione e gli ideali di quell'età di profondi cambiamenti sociali. Nato a Mesagne 62 anni fa, Ernesto De Francesco lascia la moglie Lucia e i figlia Tatiana e Diego, e tanti compagni e amici che lo piangono sinceramente. Le esequie si svolgeranno lunedì 27 febbraio alle 15.30, il corteo funebre muoverà dall'abitazione di famiglia di via Sandonaci. Di seguito, un breve ricordo di Ernesto De Francesco scritto da Carmine Dipietrangelo.

Ci ha lasciati Ernesto De Francesco dopo una malattia contro la quale ha lottato fino a qualche settimana fa. Aveva 62 anni, età' di grande maturità e di passioni incrollabili che Ernesto ha messo sempre generosamente a disposizione prima del sopravvento della malattia. Con lui ho vissuto e condiviso l'adolescenza spensierata divertendoci e costruendoci quel futuro di giovani nati nel dopoguerra, che avevano di fronte speranze e anche qualche certezza, che potevamo e volevamo conquistarci.

Dopo quell’età spensierata abbiamo condiviso la stessa passione politica militando nel Partito comunista italiano nella sezione di Mesagne, grande scuola di rigore, di formazione con punte di settarismo e di diffidenze molte volte esagerate. Siamo cresciuti assieme a tanti altri compagni contribuendo a far diventare Mesagne il riferimento più importante della sinistra brindisina e pugliese. Quella generazione ha dato tanto. Ernesto anche quando la lotta politica interna ha avuto momenti aspri e conflittuali, mettendo in discussione rapporti di amicizia, aveva la capacità di tenere le fila del  dialogo.

Ernesto e' stato quello che tra noi ha saputo meglio coniugare,tenere assieme amicizia e scontro politico. Uomo di forti passioni e di fraterne amicizie! Va via un pezzo di storia di una generazione che ha vissuto la politica in maniera totalizzante, generosa,altruista. Ernesto non aveva ultimamente fatto la tessera al Pd anche se ne seguiva ansie,dibattito,prospettiva. Anche durante la sua lotta contro la malattia erano continue le sue telefonate per commentare fatti, situazioni,articoli. La sua curiosità, la sua sensibilità era per me un punto di riferimento e di indicazioni politiche.

Ernesto non si è mai pentito della sua e della nostra storia! Siamo stati comunisti italiani e mesagnesi senza mai pensare che la nostra idea di società fosse lontanamente assimilabile a quella de socialismo reale. Abbiamo sempre pensato che la nostra visione era legata ad una realtà che doveva essere cambiata per far star meglio quelli che stanno peggio. Il suo impegno e' stato sempre rivolto in questa direzione. Il suo rapporto con gli umili lo ha segnato e riusciva a trasferirlo ad ognuno di noi costringendoci a trovare soluzioni alle sue ansie. Era caparbio,spigoloso, generoso. Se ne e' andato un uomo di sinistra, un comunista di Mesagne. Ho perso un amico fraterno e un compagno di vita e di tante lotte. Ciao Ernesto. (Carmine Dipietrangelo)

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Ernesto De Francesco era un comunista educato come tantissimi altri ad amare il proprio Paese. Prestò il servizio militare nei paracadutisti, specialità dell'Esercito in cui si accedeva anche nel servizio di leva solo come volontari, su domanda. I parà della Folgore, in quegli anni, erano considerati una elite militare animata da uno spirito di destra, ma De Francesco ci andò sereno e motivato, anche perchè era uno spirito avventuroso. Respingeva le nostre battute sulla sua scelta, durante le brevi licenze, un pò scherzando e un pò spiegandoci seriamente come anche tra i parà ci fossero ragazzi di sinistra, e ciò per lui era un segno chiaro che le cose cominciavano a mettersi bene, in Italia. Chissà perchè, ma io quel basco amaranto di Ernesto De Francesco lo ricordo sempre, come segno di diversità tra una educazione di sinistra con al centro i valori di attaccamento alla Costituzione e al Paese reale, e certi estremismi spesso inconcludenti e lontani dalla gente che allora imperversavano. (Marcello Orlandini)

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