rotate-mobile
Cronaca

Addio al cantore: giallo sulla morte

VILLA CASTELLI – Addio al cantore di Villa Castelli. E sulla morte è giallo. La Procura di Taranto ha aperto un’inchiesta, disponendo l’autopsia. Giandomenico Caramia – 41 anni, organettista e percussionista, impegnato più volte nell'Orchestra di musica popolare della “Notte della Taranta” - è deceduto tra le braccia della sorella. L'artista si era sottoposto il 10 novembre scorso a gastroplastica verticale con bendaggio gastrico: intervento eseguito presso l'ospedale di Chieti, allo scopo di perdere peso.

VILLA CASTELLI – Addio al cantore di Villa Castelli. E sulla morte è giallo. La Procura di Taranto ha aperto un’inchiesta, disponendo l’autopsia. Giandomenico Caramia – 41 anni, organettista e percussionista, impegnato più volte nell'Orchestra di musica popolare della “Notte della Taranta” - è deceduto tra le braccia della sorella. L'artista si era sottoposto il 10 novembre scorso a gastroplastica verticale con bendaggio gastrico: intervento eseguito presso l'ospedale di Chieti, allo scopo di perdere peso.

Superata la convalescenza era rientrato nella sua abitazione di contrada Monte Fellone, nelle campagne di Martina Franca (dove si era trasferito da tempo). Ma qualche giorno fa avrebbe cominciato ad accusare fastidi. Un calvario crescente. L'undici dicembre scorso chiamò il 118 dopo aver avvertito un malore, ma il personale sanitario non riscontrò alcun sintomo particolare.

Due giorni fa si è sentito male nuovamente ed è stato trasportato d'urgenza presso l'ospedale civile di Francavilla Fontana, dove, dopo una visita di controllo, è stato dimesso, avendo i medici valutato non preoccupante il suo quadro clinico. La notte scorsa, però Caramia  ha accusato un nuovo malore. E questa volta non c’è stato nulla da fare. Il  quarantunenne cantante di Villa Castelli si è spento malgrado gli sforzi del personale del 118 giunto sul posto.

Un fascicolo di inchiesta è stato aperto dalla pm della Procura di Taranto, Filomena Di Tursi per appurare le cause del decesso. L'organettista, che amava definirsi “cuoco musicante” ed era in contatto con le personalità di maggiore rilievo della musica popolare, come Alfio Antico, Mario Salvi e Mimmo Epifani, aveva creato un gruppo di cantori e suonatori tradizionali, i “Cantori di Villa Castelli”, con l'obiettivo di far conoscere al pubblico la ricchezza delle musiche e dei canti della Murgia sud-orientale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio al cantore: giallo sulla morte

BrindisiReport è in caricamento