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Cronaca

Addio a Francesca: "Strada micidiale"

TUTURANO – “La luce continua. Possa Francesca ascoltare anche lei la voce del Signore che dice alzati e l’invito a risorgere a nuova vita”. Parole di conforto, di speranza che don Francesco Funaro, parroco della Chiesa Santissima Maria ha pronunciato con grande dolore per la giovane di Tuturano strappata alla vita martedì 3 gennaio da un tragico incidente stradale. Davanti a una platea di lacrime e singhiozzi il sacerdote non ha potuto fare altro che ricordare l’importanza della vita “I giovani hanno una vita sola e vale la pena spenderla bene”, davanti ai genitori e ai fratelli distrutti dal dolore non ha potuto fare altro che ricordare che la morte non è la fine di tutto e che la giovane Francesca continuerà a vivere nel Signore.

TUTURANO – “La luce continua. Possa Francesca ascoltare anche lei la voce del Signore che dice alzati e l’invito a risorgere a nuova vita”. Parole di conforto, di speranza che don Francesco Funaro, parroco della Chiesa Santissima Maria ha pronunciato con grande dolore per la giovane di Tuturano strappata alla vita martedì 3 gennaio da un tragico incidente stradale. Davanti a una platea di lacrime e singhiozzi il sacerdote non ha potuto fare altro che ricordare l’importanza della vita “I giovani hanno una vita sola e vale la pena spenderla bene”, davanti ai genitori e ai fratelli distrutti dal dolore non ha potuto fare altro che ricordare che la morte non è la fine di tutto e che la giovane Francesca continuerà a vivere nel Signore.

Tutta la comunità di Tuturano si è stretta intorno alla famiglia di Francesca Brogna, la chiesa dove sono stati celebrati i suoi funerali era gremita di gente così come erano pieni di volti tristi e sconvolti lo spiazzo antistante la chiesa e buona parte di via Vittorio Emanuele. Un’altra vita spezzata su una strada macchiata troppe volte dal sangue di giovani vittime. Insieme al dolore, oggi, c’era la rabbia. Morire a 21 anni in un incidente d’auto su un percorso che non gode di buona fama in fatto di pericolosità, lascia sempre spazio a polemiche e risentimento.

Francesca Brogna ha perso la vita sulla strada che da Tuturano porta a Brindisi in contrada Masseriola, quella degli impianti sportivi, un percorso maledetto. La sua Citroen C3 si è ribaltata dopo che la giovane per cause non chiare ne ha perso il controllo. La vettura si è fermata a ridosso di un albero di ulivo, capottata. La 21enne è sbalzata via dall’abitacolo ed è morta dopo il violento impatto con il terreno.

Per lei non c’è stato nulla da fare: dopo il nulla osta da parte del magistrato, che ha ritenuto non disporre alcun esame autoptico, la sua salma è stata trasferita nella camera mortuaria del cimitero di Brindisi e poi nella sala Giovanni Paolo II della chiesa di Tuturano dove è stata allestita la camera ardente. Oggi alle 15 c’è stato l’ultimo saluto. Quello più struggente. Il funerale si è svolto nel silenzio, tutta la piccola comunità di Tuturano, unica frazione di Brindisi, oggi ha pianto una nuova vittima, ognuno assorto nel suo dolore, in segno di rispetto per una famiglia che ha perso la secondogenita di tre figli.

Francesca Brogna, figlia di Antonio che lavora come elettricista a Francavilla Fontana e Maria Montinaro, casalinga, aveva un fratello (Luca) più grande che da qualche mese l’aveva fatta diventare zia, e una sorellina, Alessia, di soli 8 anni. Amata non solo dalla famiglia ma da tutti coloro che la conoscevano. Piena di vita e disponibile nei confronti di tutti coloro che avevano bisogno di aiuto.

La sua vita si è spezzata mentre stava andando dalla nonna, a Brindisi, per assisterla. Perché Francesca faceva anche questo, si dedicava amorevolmente all’anziana nonna. Ogni giorno le portava la spesa e sbrigava per lei le faccende domestiche. Distrutto anche il giovane fidanzato Stefano Trono con il quale Francesca sognava una vita insieme e una famiglia tutta sua. Martedì scorso tutti i sogni si sono infranti. La salma di Francesca, dopo i funerali è stata seppellita nel cimitero di Brindisi.

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