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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Villa Castelli

“Addio Rosaria: donna infaticabile”

VILLA CASTELLI – L’ultimo straziante saluto. Oltre millecinquecento per l’Addio a Maria Rosaria Semeraro: la trentaseienne operatrice agricola deceduta all’alba di mercoledì scorso a seguito del terrificante incidente stradale verificatosi all’alba lungo la statale 106 Jonica vicino a Palagiano, in provincia di Taranto. Schianto che ha coinvolto il bus sul quale viaggiava la donna, insieme al marito e a una ventina di braccianti, tutte del posto.

VILLA CASTELLI – L’ultimo straziante saluto. Oltre millecinquecento per l’Addio a Maria Rosaria Semeraro: la trentaseienne operatrice agricola deceduta all’alba di mercoledì scorso a seguito del terrificante incidente stradale verificatosi all’alba lungo la statale 106 Jonica vicino a Palagiano, in provincia di Taranto. Schianto che ha coinvolto il bus sul quale viaggiava la donna, insieme al marito e a una ventina di braccianti, tutte del posto.

In chiesa, nel pomeriggio di oggi, c’erano anche alcune di loro: sul corpo i segni evidenti delle ferite accusate a causa del tragica collisione. Provate dalla terribile, eppure presenti al rito funebre.

Dal pulpito, il conforto per una comunità stordita: “La morte non può e non deve aver l’ultima parola. Se siamo qui oggi a pregare, dinanzi al feretro di Maria Rosaria, è perché vogliamo che il Signore, attraverso la Fede e la preghiera, ci dia forza e speranza”. Queste le prime parole pronunciate da don Antonio Andriulo, che insieme a don Angelo Micocci ha celebrato l’omelia:

“Non lasciamoci prendere dallo sconforto. E’ vero, il nostro cuore, quello dei familiari di Maria Rosaria, oggi è stanco di dolore. Ma dobbiamo reagire e ricordare il bene che Maria Rosaria ha fatto nel corso della sua vita, i sacrifici sopportati per portare avanti la famiglia".

Questa è l’eredita che ci lascia: preziosa e da custodire con gelosia”. Don Antonio, tra le righe dell’omelia, ha rivolto un saluto, una preghiera e un augurio di pronta guarigione al marito della vittima, Michele Galeandro e alle altre braccianti rimaste ferite a seguito dello schianto.

Strabocca di gente la parrocchia. Ed è gremito anche il sagrato. Un’intera cittadinanza muta di fronte al dolore quanto calorosa al passaggio del feretro.

Un fragoroso applauso, ha salutato la  salma, scortata dalla banda e da un lungo corteo.

Una giornata di dolore, di lutto ma anche di angoscia e speranza per le sorti dei feriti e soprattutto delle altre operaie che continuano a lottare per la vita in ospedale. Altre tre donne, infatti, versano in condizioni gravi presso l’ospedale di Taranto. Due sono ricoverate in Neurochirurgia.

La terza, Rosa Alò, anche lei di Villa Castelli, continua a lottare per la vita presso l’Unità di rianimazione del Santissima Annunziata, dopo un delicato intervento all’addome: le sue condizioni sono gravi, seppure stazionarie.

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