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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Affidata al Nautico barca a vela sequestrata

BRINDISI – Verrà utilizzata per fini didattici dagli studenti dell’Istituto tecnico nautico “Carnaro”, la barca a vela sequestrata il 4 gennaio 2014 dalla Capitaneria di Porto di Brindisi, in seguito a uno sbarco di immigrati verificatosi in località Mattarelle, una punta rocciosa a sud della città.

BRINDISI – Verrà utilizzata per fini didattici dagli studenti dell’Istituto tecnico nautico “Carnaro”, la barca a vela sequestrata il 4 gennaio 2014 dalla Capitaneria di Porto di Brindisi, in seguito a uno sbarco di immigrati verificatosi in località Mattarelle, una punta rocciosa che precede il sito della centrale Enel Federico II di Cerano.

Come custode giudiziario dell’unità da diporto, lunga 12 metri, è stata nominata la preside della scuola, la dirigente Clara Bianco. Il passaggio di testimone dal custode cedente, il signor Antonio Balsamo del cantiere “NavalBalsamo”, al custode accettante, la professoressa Bianco appunto, si è svolto stamani nei locali del cantiere navale, in presenza del personale di polizia giudiziaria della Capitaneria.

A bordo dell’imbarcazione in questione viaggiavano, stando alle stime fatte all’epoca dei fatti dai militari della Guardia Costiera, circa 70 clandestini, tutti di sesso maschile. Di questi, una trentina vennero rintracciati nelle 24 ore successive allo sbarco. Degli altri, si perse ogni traccia. L’imbarcazione uscì pressoché intatta dall’approdo sulle coste brindisine.

Per questo, in considerazione dello stato di discreta conservazione del mezzo, del valore commerciale stimato in circa quindicimila euro, il comandante della Capitaneria, il capitano di vascello Mario Valente, di concerto con l’autorità giudiziaria, ha deciso di mettere l’unità a disposizione dei ragazzi del Carnaro.

Tale iniziativa assume un particolare significato in un “periodo in di congiuntura economica – si legge in una nota diramata dalla Capitaneria - che di sicuro comporta restrizioni per la spesa pubblica, con ciò includendo anche le istituzioni scolastiche”. Da oggi, quindi, “è stata offerta una ulteriore occasione a favore degli studenti di tale istituto, che hanno un mezzo in più su cui ‘studiare ed istruirsi’ al fine di ampliare e migliorare la propria offerta formativa nell’ambito della didattica e delle attività laboratoriali”.

 

 

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