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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

Aggredì a colpi di casco: condannato

OSTUNI - A colpi di casco aggredì un coetaneo, ferendolo gravemente. Il Tribunale di Brindisi, pronunciatosi nella mattina odierna, lo ha condannato in primo grado alla pena di tre anni e due mesi di reclusione. Flavio Melpignano (21 anni, ostunese), è stato dunque ritenuto responsabile di aver procurato (in concorso con altri quattro minori nei confronti dei quali procede la Procura per i minori) lesioni gravissime a Daniele Tarì (26 anni, ostunese).

OSTUNI - A colpi di casco aggredì un coetaneo, ferendolo gravemente. Il Tribunale di Brindisi, pronunciatosi nella mattina odierna, lo ha condannato in primo grado alla pena di tre anni e due mesi  di reclusione. Flavio Melpignano (21 anni, ostunese), è stato dunque ritenuto responsabile di aver procurato (in concorso con altri quattro minori nei confronti dei quali procede la Procura per i minori) lesioni gravissime a Daniele Tarì (26 anni, ostunese).La vittima del pestaggio finì in ospedale con il viso frantumato. La prognosi iniziale fu di sessanta giorni (che a seguito di successive complicazioni diventarono oltre trecento). Il giovane ha riportato una malformazione permanente. Per recuperare la mascella i medici hanno dovuto infatti applicargli due placche metalliche.

Il presidente del collegio dei giudici, Gabriele Perna, accogliendo le richieste della parte civile (assistita dall’avvocato Luca Marzio) ha ritenuto Melpignano responsabile delle lesioni gravissime, pur riconoscendogli le attenuanti generiche. L’aggressione risale al 24 gennaio del 2008. Teatro del fattaccio via Villafranca, nei pressi dell’ospedale civile. Tutto avrebbe avuto origine da un banale discussione. Tarì, alla guida della sua auto, si fermò di colpo a seguito di una manovra, pensando di avere urtato un ciclomotore parcheggiato a spina di pesce. Scese dalla propria vettura per verificare eventuali danni. A quel punto venne circondato da un gruppo di ragazzi. In due lo afferrarono per le braccia. Un terzo, poi identificato in Melpignano, lo colpì più volte al volto con il casco.

Il giovane finì a terra tramortito. Il branco continuò a colpirlo con calci e pugni. Intervennero alcune persone in soccorso del giovane. Gli aggressori si diedero così alla fuga. Tarì venne portato in ospedale: dapprima ricoverato ad Ostuni, successivamente trasferito al Perrino. Melpignano e gli altri ragazzotti violenti furono identificati e bloccati nel corso delle indagini.

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