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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Carovigno

Aggredirono l’assessore: ai domiciliari

CAROVIGNO - Il Tribunale del Riesame di Lecce, accogliendo le richieste della Difesa, ha attenuato la misura cautelare a carico di Armando Caccetta (27 anni) e Cosimo Crudo (33 anni): i due energumeni che il 3 febbraio scorso fecero irruzione nelle stanze del Municipio di Carovigno, aggredendo con ferocia l’assessore comunale all’Urbanistica, Antonio Barella.

CAROVIGNO - Il Tribunale del Riesame di Lecce, accogliendo le richieste della Difesa, ha attenuato la misura cautelare a carico di Armando Caccetta (27 anni) e Cosimo Crudo (33 anni): i due energumeni che il 3 febbraio scorso fecero irruzione nelle stanze del Municipio di Carovigno, aggredendo con ferocia l’assessore comunale all’Urbanistica, Antonio Barella. Entrambi hanno lasciato la casa circondariale di Brindisi e ottenuto la concessione degli arresti domiciliari.

Minacce, sequestro di persona e lesioni. Queste le gravi accuse per le quali finirono in carcere, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Paola Liaci. Per l’accusa avrebbero preteso invano che il sindaco di Carovigno, Vittorio Zizza, ed il malcapitato assessore (aggredito con calci e pugni nel suo Ufficio) si adoperassero per procurare a entrambi un lavoro, presso l’impresa appaltatrice del Servizio di igiene urbana.

Come se non bastasse, Crudo avrebbe anche chiesto ai due amministratori di adoperarsi nel risolvere una sua pendenza patrimoniale, derivante da un sequestro giudiziario. Richieste di fronte alle quali sia il sindaco che l’assessore si sono sempre opposti, arrivando a sporgere denuncia dopo l’inqualificabile e violenta irruzione in municipio.

La ricostruzione di quella folle aggressione. Caccetta e Crudo si recarono al Comune. Fu l’assessore Barella ad accogliere entrambi nella propria stanza. I due, una volta entrati, chiusero la porta a chiave e dalle minacce passarono alle mani, colpendo ripetutamente l’amministratore, con calci, ceffoni e pugni.

Conclusa la missione punitiva, si congedarono a suon di ulteriori minacce. L’assessore Barella fu accompagnato in ospedale, dove gli fu riscontrato un trauma contusivo all’occhio sinistro, oltre a ferite (fra cui ecchimosi e lesioni al viso) guaribili in circa dieci giorni.

I due, intanto, non contenti, si recarono anche presso l’abitazione del sindaco, con le medesime, cattive intenzioni. Non trovandolo in casa e dopo averlo atteso per qualche minuto sotto la sua abitazione, si allontanarono, facendo quindi perdere le loro tracce. La denuncia a loro carico scattò nel primissimo pomeriggio. Pochi giorni dopo, l’epilogo.  A margine dell’attività investigativa condotta dai carabinieri della stazione di Carovigno e della Compagnia di Fasano, veniva eseguita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei due giovani aggressori. Ieri, infine, il pronunciamento del Tribunale del Riesame, che, accogliendo l’istanza della Difesa, ha concesso i domiciliari.

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