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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

“Aggressione ai giornalisti dopo la partita”: assolti sette ultras del Brindisi

Sotto processo erano finiti: Dario Guadalupi, Antonio Demichele, Francesco Margherito, Vittorio Carrisi, Alessio De Giorgi, Alessandro Tedesco e Daniele Errico. Il Tribunale: “Non hanno commesso il fatto”. L’episodio in seguito al match con la Casertana del 12 gennaio 2012

BRINDISI – Sette ultras del Brindisi calcio sono stati assolti per non aver commesso il fatto dal Tribunale di fronte al quale è stato incardinato il processo scaturito dagli episodi denunciati da alcuni giornalisti della Casertana, al termine della partita del 12 gennaio 2012.

I tifosi Dario Guadalupi, Antonio Demichele, Francesco Margherito, Vittorio Carrisi, Alessio De Giorgi, Alessandro Tedesco e Daniele Errico hanno incassato la pronuncia favorevole del giudice Vittorio Testi, a conclusione del dibattimento nel corso del quale l’accusa è stata sostenuta dal pubblico ministero Antonio Costantini. Per tutti, ad eccezione di Guadalupi, all’epoca venne disposto il Daspo per la durata di quattro anni. Per Guadalupi venne accolta la memoria depositata dal difensore Mauro Masiello dopo il divieto di accedere agli stadi e ai campi sportivi.

Il sostituto procuratore ha ribadito l’impostazione iniziale e ha chiesto la condanna per tutti. Francesco Margherito, Dario Guadalupi e Vittorio Carrisi sono finiti sotto processo per lesioni personali: “il primo, alla guida di un’auto Fiat Punto, gli altri passeggeri, hanno inseguito la Lancia Libra” condotta da un giornalista di Caserta, poi indicato come parte offesa, per costringere il cronista a fermarsi”. Nel capo di imputazione si legge che gli occupanti della Fiat avrebbero “con tono minaccioso obbligato il conducente della Libra a fermarsi, l’auto ha fatto una sterzata ponendosi davanti”.

Per Vittorio Carrisi e Alessio De Giorgi l’accusa atteneva all’aver “agitato la cintura dei pantaloni usandola come arma” e assieme ad Alessandro Tedesco e a Daniele Errico “in luogo pubblico, senza giustificato motivo, indossavano cappucci  sciarpe atte a rendere difficile il riconoscimento della persona”. Quanto ad Antonio Demichele rispondeva di favoreggiamento personale per aver “eluso le investigazioni”.

I difensori Mauro Masiello, Vita Lofino, Leonardo Convertini, Carlo Annese e Giampaola Gambino hanno portato in udienza una serie di elementi evidentemente ritenuti determinanti dal giudice per arrivare ad affermare l’innocenza dei sette imputati, conosciuti a Brindisi per essere tifosi dei colori biancazzurri.

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