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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Agguato a Mesagne, il ferito ascoltato dagli inquirenti

BRINDISI – E’ stato interrogato poco prima di essere operato Franco Locorotondo, il 36enne rimasto ferito venerdì sera in un agguato a Mesagne dopo essere uscito dall’autosalone di suo fratello. La versione fornita dall’uomo agli inquirenti, tuttavia, è ancora confusa e lascia ancora adito a diverse incognite.

BRINDISI – E’ stato interrogato poco prima di essere operato Franco Locorotondo, il 36enne rimasto ferito venerdì sera in un agguato a Mesagne dopo essere uscito dall’autosalone di suo fratello. La versione fornita dall’uomo agli inquirenti, tuttavia, è ancora confusa e lascia ancora adito a diverse incognite.

Locorotondo, comunque, già noto alle forze dell’ordine perché in passato coinvolto in un giro di estorsione e di spaccio di droga, sta meglio, non è in pericolo di vita, e resta sotto osservazione nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale “Perrino” di Brindisi.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Brindisi stanno vagliando tutte le piste per scoprire chi possa essere stato a colpire l’uomo. Stando alla modalità di quanto accaduto l’altra sera in via Sandonaci, sembrerebbe chiara l’intenzione di uccidere, visto che stati fatti partire 2-3 colpi di fucile (le cartucce calibro 12 sono già state trovate dalla polizia), uno dei quali finito nella spalla di Locorotondo. Proprio i medici dell’ospedale si sono occupati, nel giro di poche ore, dell’estrazione del piombo dal corpo del ferito.

Locorotondo era appena uscito dall’autosalone “FL” di proprietà del fratello e si era infilato nella sua Bmw. Una volta in moto, però, è stato subito affiancato da una vettura (probabilmente un Suv, ma anche sul modello preciso la vittima avrebbe fornito indicazioni imprecise). Non si sa quante persone si trovassero all’interno dell’auto, ma dal finestrino sono partiti i due-tre colpi di fucile all’indirizzo dell’uomo.

Il malvivente – sempre che fosse da solo – si è dato alla fuga prima che sopraggiungesse gente dall’autosalone, richiamata dal rumore dei colpi dell’arma da fuoco. E’ stato lo stesso Locorotondo a recarsi da solo fino al pronto soccorso dell’ospedale “De Lellis”, ma immediatamente è stato disposto il trasferimento presso il reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale “Perrino” di Brindisi.

Il 36enne è stato ascoltato prima dell’intervento - perfettamente riuscito - dagli uomini della polizia, ma gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo su una vicenda che presenta ancora diversi punti oscuri. La pista maggiormente accreditata sarebbe quella legata alla sfera privata dell’uomo, ma non si esclude che possa essersi trattato di una mossa della criminalità organizzata, che potrebbe aver agito forse per vendicarsi di un eventuale “sgarro” commesso dall’uomo, che negli anni passati aveva avuto a che fare con problemi legati alla giustizia.

La Bmw di Locorotondo, intanto, è stata posta sotto sequestro dagli agenti del commissariato di polizia di Mesagne.

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