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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Agguato in viale Aldo Moro, i feritori erano a bordo di una moto

BRINDISI – In due a bordo di una moto di grossa cilindrata arrivano affiancano la Nissan Micra verde a bordo della quale viaggiava Gaetano Provenzano, sparano due colpi in rapida sequenza e fuggono ad altissima velocità coperti dal caos dell'ora di punta. Potrebbe essere questa la dinamica dell'agguato più verosimile nei confronti del mediatore immobiliare gambizzato proprio nei pressi della scuola media Marzabotto. Non trova riscontri l'ipotesi secondo la quale uno dei due sicari potrebbe aver aperto la portiera del conducente per sparare il colpo che ha ferito il 55enne alla coscia destra. I malviventi avrebbero perso troppo tempo, rischiato di essere riconosciuti e di rimanere bloccati nel traffico intenso di primo mattino.

BRINDISI – In due a bordo di una moto di grossa cilindrata arrivano affiancano la Nissan Micra verde a bordo della quale viaggiava Gaetano Provenzano, sparano due colpi in rapida sequenza e fuggono ad altissima velocità coperti dal caos dell'ora di punta. Potrebbe essere questa la dinamica dell'agguato più verosimile nei confronti del mediatore immobiliare gambizzato proprio nei pressi della scuola media Marzabotto. Non trova riscontri l'ipotesi secondo la quale uno dei due sicari potrebbe aver aperto la portiera del conducente per sparare il colpo che ha ferito il 55enne alla coscia destra. I malviventi avrebbero perso troppo tempo, rischiato di essere riconosciuti e di rimanere bloccati nel traffico intenso di primo mattino.

Stretto il riserbo sulle indagini da parte degli investigatori dalla squadra mobile e delle volanti guidati rispettivamente dai vice questori aggiunti Francesco Barnaba e Alberto D'Alessandro, che avrebbero potuto avere immediatamente a disposizione le immagini dei sicari in azione se solo le telecamere poste all'incrocio tra via Martiri Ardeatine, via Tirolo e viale Aldo Moro avessero funzionato. L'occhio elettronico in quel tratto deve ancora essere attivato e questo comporterà un ulteriore sforzo investigativo da parte dei poliziotti coordinati dal pm Luca Buccheri che scavano ora nella vita privata di Provenzano alla ricerca di qualche elemento utile a individuare gli aggressori.

Gli investigatori ritengono che la sparatoria possa essere ricondotta all'attività di Provenzano già balzato agli onori della cronaca in passato: era finito nel 2003 in una inchiesta per riciclaggio e truffa per un ammontare di 7 milioni di euro in cui finì coinvolto anche l'ex patron del Varese Calcio.

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