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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Agguato nel Cremonese, arrestato brindisino fuggito dopo il fatto

Manette e trasferimento in carcere per un brindisino di 33 anni, Davide Gianfreda, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Cremona, per concorso in lesioni personali aggravate, minaccia e detenzione illegale e porto abusivo di armi, fatti avvenuti a Casalmaggiore il 20 settembre 2015

BRINDISI – Manette e trasferimento in carcere per un brindisino di 33 anni, Davide Gianfreda, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Cremona, per  concorso in lesioni personali aggravate, minaccia e detenzione illegale e porto abusivo di armi,  fatti avvenuti a Casalmaggiore il 20 settembre 2015.  L’arresto è stato eseguito dai carabinieri del Norm della compagnia di Brindisi, dopo aver accertato che Gianfreda fosse presente in città.

Il provvedimento restrittivo è collegato ad una sparatoria avvenuta poco prima delle 5 di domenica 20 settembre in via Carducci, nel centro della provincia cremonese. A sparare, in realtà, fu solo uno di due individui che avevano teso un agguato ad un giovane di 23 anni, R.S., già coinvolto in vicende di droga, mentre lo stesso si accingeva a imboccare le scale di un condominio al civico 22. La vittima fu ferita da un proiettile di pistola in maniera lieve.

I carabinieri della compagnia di Casalmaggiore avviarono immediatamente le indagini, e le ricerche dei feritori allontanatisi a bordo di un’auto dal luogo dei fatti, una Mercedes di colore rosso. La pista portava ad un soggetto che lavorava in un locale pubblico della frazione di Vicomoscano, dove i militari andarono a cercarlo, senza però trovarlo perché lo stesso, scrissero i giornali locali, pare fosse fuggito in Puglia.

GIANFREDA Davide, classe 1982-2Davide Gianfreda era stato già arrestato dalla polizia all’inizio dell’aprile scorso a Montanara, nel Mantovano, assieme ad un giovane parente residente a Casalmaggiore, per un furto ai danni di uno sportello Postamat. Il 7 aprile i due erano poi comparsi davanti al magistrato patteggiando una pena di un anno e 400 euro di multa, con la sospensione condizionale, trattandosi di incensurati. In realtà i colpi quella notte furono due.

Il primo avvenne alle 2 del mattino in via Donatori del Sangue a Cicognara, quando due ladri penetrarono all'interno dell'ufficio postale forzando la saracinesca d’ingresso. Ma il tentativo di forzare il Postamat fallì grazie all’entrata in funzione del sistema di allarme. I carabinieri del Norm di Viadana intervennero immediatamente e diramarono l’allarme. La segnalazione mise in allerta sia le pattuglie dell’Arma che quelle della polizia in servizio nella zona.

Alle 3,30 circa da Curtatone  partì una segnalazione al 113: alcuni cittadini insospettiti dai forti rumori provenienti dal cortile condominiale, dove si affaccia una finestra dell’ufficio postale, non avevano perso tempo a telefonare alla polizia. I ladri tentarono di fuggire all’arrivo di una volante, ma vennero raggiunti e catturati. Si trattava di Davide Gianfreda e del parente residente a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, più giovane di lui. Vennnero processati per direttissima, ma solo per il colpo a Curtatone.

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