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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ai domiciliari trovato con due marsupi pieni di 15 panetti di hascisc

Quindici panetti di hashish nascosti in due marsupi. È questa la scoperta fatta dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Brindisi nell'ambito di alcuni servizi di antidroga

BRINDISI – Quindici panetti di hashish nascosti in due marsupi. È questa la scoperta fatta dai carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Brindisi nell’ambito di alcuni servizi di antidroga. A finire in manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un 40enne, Sebastiano Manni, di Brindisi. Era ai domiciliari e vendeva droga, per lui si sono aperte le porte del carcere.

Gli uomini del tenente Luca Colombari, capo del Norm della compagnia di Brindisi, coordinata dal capitano Luca Morrone, in casa del 40enne, dove avevano notato un sospetto viavai di persone note come assuntori, hanno trovato in tutto un chilo e mezzo di hashish suddivisa in 15 panetti, più 140 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio.

Sebastiano Manni-3La scoperta fatta dai carabinieri getta una nuova luce su una vicenda che aveva visto coinvolto Sebastiano Manni, il 17 dicembre scorso, nella cattura della cosiddetta banda dell'Audi A6 nera da parte degli agenti del commissariato di Ostuni, nei pressi di un capannone di contrada Iannuzzo non lontano da San Vito dei Normanni.

In quel sito, un gruppo di brindisini aveva nascosto 60 chili di sigarette e le auto usate per gli spostamenti, lungo percorsi secondari, dal quartiere S.Elia del capoluogo al capannone nelle campagne. In una succesiva perquisizione proprio in un boz di S.Elia era stata trovata l'attrezzatura per le spaccate soprattutto contro stazioni di servizio.

Al termine di un lungo appostamento, i poliziotti aveva catturato mentre si incontravano sul posto In trappola la banda delle spaccate, mentre scambiava sigarette per droga
Sebastiano Manni, Rocco Roma di 22 anni, Roberto Papa Sgura, di 27 anni, e Marco Vitale di 25 anni, ma anche un sanvitese, giunto al capannone a bordo di una Fuiat Doblò bianca, Lorenzo Zurlo di 47 anni, che aveva nascosto sotto il sedile mezzo chilogrammo di hascisc.

La polizia ipotizzò che il sanvitese fossì lì per scambiare la droga con le sigarette, ma ora la vicenda assume un aspetto nuovo proprio dopo la scoperta di un chilo e mezzo di hascisc in possesso di Manni. Zurlo aveva detto di essere all'oscuro della presenza della droga a bordo del suo furgoncino.
 

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