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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Al porto, tra burocrazia incomprensibile e bandiere sbagliate sui cartelli

Al porto di Brindisi non ci si annoia mai. Le segnalazioni più recenti riguardano la risposta ricevuta da una società che aveva chiesto l’autorizzazione di impresa portuale e un cartello che informa i viaggiatori che esiste un servizio di bus navetta gratuito tra il Seno di Levante e la zona di imbarco di Costa Morena – Punta delle Terrare

BRINDISI – Al porto di Brindisi non ci si annoia mai. Le segnalazioni più recenti riguardano la risposta ricevuta da una società che aveva chiesto l’autorizzazione di impresa portuale e un cartello che informa i viaggiatori che esiste un servizio di bus navetta gratuito tra il Seno di Levante e la zona di imbarco di Costa Morena – Punta delle Terrare.

Cominciamo dal primo caso, che vede come protagonista involontaria la Ser.Port. Srl di Brindisi. Questa società che annovera tra le proprie finalità una lunga serie di servizi e di interventi strutturali, ambientali ed edili, offre anche attività legate ad operazioni portuali sia a bordo (stive) che in banchina, si è vista rispedire indietro la domanda.

Perché l’istanza non è stata preliminarmente ammessa (decide poi il Comitato portuale se concedere o meno l’autorizzazione di impresa portuale)? Perché all’esame della visura camerale della Ser.Port. Srl non risulta l’indicazione specifica di impresa portuale ex articolo 16 della legge 84/94 (che il ministro Maurizio Lupi intende riformare a breve). Quindi la richiedente deve ripresentare una visura comprovante tale integrazione.

Il cartello del servizio navetta con la bandiera dell'Inghilterra-2Ma se una società non è impresa portuale tanto che ne richieste l’autorizzazione, come fa a comparire nella visura della Camera di Commercio come impresa portuale? La stessa Camera di Commercio potrebbe consentire che nell’oggetto sociale dell’azienda compaia una ragione che può essere riconosciuta solo attraverso apposito atto deliberativo di altro organismo ed ente?

L’altro caso riguarda la cartellonistica del servizio navetta per i passeggeri, riportato in varie lingue (tranne il greco, ma l’albanese c’è). Accanto ad ogni versione dell’annuncio, come prassi vuole, c’è la bandierina della nazione cui la lingua appartiene. Accanto al testo in inglese uno si aspetterebbe perciò l’Union Flag, meglio conosciuta come Union Jack, la bandiera del Regno Unito.

Si fa così in tutto il mondo, tranne che a Brindisi dove hanno messo la bandiera dell’Inghilterra, cioè la croce rossa di S. Giorgio in campo bianco. Quella che porta sulla maglietta la nazionale inglese. Ma allora gli scozzesi, i gallesi, i nordirlandesi, che hanno tutti la propria bandiera? Ma chi era il cartellonista, un tifoso o un  separatista? Secondo mistero da risolvere.

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