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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Albergo da incubo: riconosciuto a 12 brindisini danno da vacanza rovinata

Pensavano di trascorrere la vacanza in un albergo confortevole, con doppia piscina. Ma in realtà, quella che era stata spacciata per una struttura da sogno, si è rivelata una bettola. Dodici brindisini hanno vinto la battaglia legale contro la società che ha venduto il pacchetto turistico, la quale dovrà sborsare dei risarcimenti danni da 500 euro a 2mila 280 euro

BRINDISI – Pensavano di trascorrere la vacanza in un albergo confortevole, con doppia piscina. Ma in realtà, quella che era stata spacciata per una struttura da sogno, si è rivelata una bettola. Dodici brindisini hanno vinto la battaglia legale contro la società che ha venduto il pacchetto turistico, la quale dovrà sborsare dei risarcimenti che vanno da un minimo di 500 euro a persona a un massimo di 2mila 280 euro per una famiglia.

I giudici di pace di Brindisi, Francesco De Vitis e Frabcesca Vilei, con tre diverse sentenze, hanno riconosciuto sia il danno patrimoniale che il danno da vacanza rovinata. L’azione legale è stata intrapresa su iniziativa della Confonsumatori, della quale tutti e 12 i malcapitati sono associati. Questi avrebbero dovuto trascorrere una settimana di soggiorno in una struttura situata in provincia di Cosenza. 

Una volta giunti sul posto di villeggiatura, hanno però constatato le notevoli differenze tra quanto prospettato al momento dell’acquisto del pacchetto turistico e le reali caratteristiche della  struttura.

“Quest’ultima, inoltre – si legge in una nota di Confconsumatori - come emerso nell’attività istruttoria svolta nel corso dei processi, presentava stanze e servizi igienici in stato di abbandono (umidità, muffa, ruggine). Ed ancora delle due piscine pubblicizzate al momento dell’acquisto del pacchetto turistico soltanto una era utilizzabile, sebbene anche essa versasse in stato di abbandono”.

La comitiva, quindi, ha interrotto la vacanza, facendo immediato rientro a Brindisi, “in quanto le rimostranze inoltrate sia alla struttura turistica sia alla società venditrice del pacchetto turistico erano rimaste prive di riscontro alcuno”.

Anche le diffide inoltrate dopo il ritorno a casa non hanno trovato alcun riscontro. I dodici associati della Confconsumatori, quindi, “hanno promosso azioni giudiziarie dinnanzi al giudice di pace per ottenere il risarcimento del danno patito”.

“Dopo poco più di un anno, al termine dei 3 processi, l’ultimo dei quali si è concluso con sentenza depositata nei giorni scorsi – si legge ancora nel Emilio Graziusocomunicato - i Giudici di Pace di Brindisi hanno riconosciuto il diritto al risarcimento del danno, comprensivo anche del danno da vacanza rovinata, patito dai turisti”. I risarcimenti ammontano a: 1.230 euro e 1.850 euro rispettivamente per due coppie; 500 euro per alcune persone; 2mila 280 euro per una famiglia. 

“Siamo particolarmente soddisfatti di queste vittorie giudiziarie ottenute dai nostri associati – afferma l’avvocato Emilio Graziuso, componente del consiglio direttivo nazionale della Confconsumatori – i giudici di pace di Brindisi con queste recenti tre sentenze hanno confermato la propria sensibilità ed attenzione ai diritti dei consumatori, sancendo un principio fondamentale: qualora vi sia una differenza negativa sostanziale tra quanto pubblicizzato nella vendita del pacchetto turistico e le reali caratteristiche della struttura, il consumatore ha diritto al risarcimento del danno, oltre che patrimoniale anche da vacanza rovinata”.

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