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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Albergo pagato, indennità normale"

BRINDISI - A proposito di spending review, anche a Brindisi, scavando nei conti delle pubbliche amministrazioni, si rischia di imbattersi in più di qualche paradosso. Uno fra tutti? I 70 euro al giorno spesi per l’alloggio del commissario straordinario dell’Autorità portuale. Sono soldi pubblici brindisini, perché la stanza all’hotel Internazionale del lungomare Regina Margherita (che non viene concessa a prezzo pieno in virtù di una convenzione) non la paga il ministero ma l’ente del porto che all’uopo impiega, se la matematica non è un opinione, all’incirca 2.100 euro al mese.

BRINDISI - A proposito di spending review, anche a Brindisi, scavando nei conti delle pubbliche amministrazioni, si rischia di imbattersi in più di qualche paradosso. Uno fra tutti? I 70 euro al giorno spesi per l’alloggio del commissario straordinario dell’Autorità portuale. Sono soldi pubblici brindisini, perché la stanza all’hotel Internazionale del lungomare Regina Margherita (che non viene concessa a prezzo pieno in virtù di una convenzione) non la paga il ministero ma l’ente del porto che all’uopo impiega, se la matematica non è un opinione, all’incirca 2.100 euro al mese.

Brindisireport.it è andato a fare i conti in tasca all’Authority che costituisce uno dei casi più rilevanti in termini di spesa e lo è da tempo immemorabile. Lo si evince innanzitutto da un’inchiesta sugli stipendi dei manager pugliesi, pubblicata il 21 ottobre scorso sul Corriere del Mezzogiorno, a firma di Michelangelo Borrillo, dalla quale risulta che il terzo posto in classifica spetta al presidente brindisino Hercules Haralambides, al momento destituito da una decisione del Tar di Lecce che è ancora sub iudice (si decide al Consiglio di Stato l’8 gennaio prossimo)

E’ chiaro però che i “suoi” 278mila euro calcolati (in un anno) costituiscono lo stipendio di chiunque svolga le sue stesse funzioni, fatta eccezione per il commissario, l’ammiraglio Ferdinando Lolli, che dichiara di percepire un compenso nettamente inferiore: “A me toccano 6.300 euro netti al mese. Non ho problemi a dichiararlo. Non arrivo a 100mila euro all’anno”. Il dato appare ancor più curioso se raffrontato a quanto invece percepito dal collega di Bari, Franco Mariani, il numero uno dell’omologo ente del capoluogo che incassa, secondo le stime, 191.648 euro all’anno. Guadagna, insomma, meno di Nicola Del Nobile, segretario generale dell’autorità portuale di Brindisi, che occupa il sesto posto in graduatoria con 220mila euro, circa. Colui il quale ricopre la medesima carica a Taranto, Francesco Benincasa, arriva a totalizzare 170 mila euro, a Bari invece 141mila euro.

Cercando di vederci chiaro sui flussi di danaro in uscita dagli uffici con vista sul Seno di Levante, si scopre anche che circola più di qualche “leggenda metropolitana”. Storielle che, va detto, hanno un fondo di verità e sulle quali a fare chiarezza è proprio l’ammiraglio Lolli che, all’esordio, aveva detto di voler trasformare la sede dell’Authority in un palazzo di vetro, e ha mantenuto la promessa.

La convenzione con l’hotel Internazionale. Sono 70 euro a notte, pagati dall’ente brindisino. Che l’alloggio, come l’indennità di missione, vada corrisposto al commissario lo ha stabilito il ministro dello Sviluppo economico, dei Trasporti e delle Infrastrutture, Corrado Passera, all’atto della nomina dell’ammiraglio Ferdinando Lolli, la scorsa estate. Più di duemila euro al mese, probabilmente con colazione inclusa. E qui ci sarebbe qualcosina da ridire: un appartamento in affitto graverebbe molto meno sui bilanci.

Il mobilio dell’ufficio di presidenza. Pare che gli arredi siano stati di recente sostituiti. I bene informati parlavano di una spesa pari a 30mila euro. L’ammiraglio conferma il rinnovo, precisa di aver solo sostituito una scrivania, ma nega costi così elevati: “Non abbiamo speso più di 6-7mila euro”. E comunque sia, tuona “non si tratta di spese improprie. Tutto ciò che viene fatto all’Autorità portuale è finalizzato al funzionamento dell’ente. Nessuno potrebbe affermare che c’è denaro impiegato per altre cause. Qui non siamo al consiglio regionale del Lazio, non facciamo feste. Tutto ciò che si fa, lo si fa per migliorare il servizio”.

Gli stipendi. “Sono stabiliti dal contratto nazionale del lavoro” specifica Lolli. “E’ una situazione che c’era anche prima”. A Del Nobile toccano 220 mila euro all’anno. “Credo che siano importi stabiliti a livello centrale, e siano uguali per tutti”. Non è così, in realtà, visto che nella medesima lista figurano anche i due colleghi, il barese e il tarantino, che stanno ben più giù, secondo il Corriere del Mezzogiorno. Naturalmente non vengono inclusi nei conteggi gli importi aggiuntivi che vengono assegnati come premialità varie, in caso di appalti, gare, consulenze e non sono pubblicati sul sito internet.

Le consulenze esterne. Non sono online. “Ma nemmeno offline”, risponde Lolli. Perché “non ci sono più consulenze esterne, in realtà non ce n’erano neanche prima del mio arrivo”. O meglio “erano state drasticamente ridotte dopo un’ispezione ministeriale, che aveva riscontrato qualche anomalia”.

“Non voglio prendermi meriti che non sono miei. Dico solo che ho stabilito che, finché sarò a Brindisi, il contezioso andrà affidato tutto all’Avvocatura dello Stato. Abbiamo perfino assunto un ingegnere informatico per gestire la comunicazione su internet”. Quanto al settore ingegneristico, si tratta di affidamenti inevitabili che, però, si collocano nel passato. Insomma, a dispetto di chi insinua che dalle parti della stazione marittima c’è qualcuno che scialacqua e in risposta a chi domanda se si sta attuando il massimo risparmio in ogni ambito, l’ammiraglio risponde che, anzi, le “spese sono al minimo”, visto che da Roma si continua a tagliuzzare qua e là e che sono andati persi, ai sensi del decreto Sviluppo, ben 60milioni di euro di finanziamenti percepiti per opere non appaltate (50 solo per i nuovi accosti di S.Apollinare).

Il futuro. “Stiamo cercando di recuperare i fondi che abbiamo perduto, cercando di accedere ad altri contributi”, dichiara Lolli. E poi si sta puntando a rendere operativa quanto prima la nuova autostrada del mare per Tir e trailer che collega Ravenna a Brindisi e Catania. Per l’anno venturo c’è la promessa della Msc per 15 accosti in un settore, quello crocieristico, in cui c’è ancora molto da lavorare, a partire dalle saracinesche puntualmente abbassate dei negozi del centro.

E poi la nuova stazione marittima e un ristabilito contatto con la Turchia: “Andrò a Istanbul a metà novembre” ha specificato il commissario che non sa fino a quando resterà a Brindisi: “Per il momento ci sto, e lavoro. Poi, dipenderà dall’esito del ricorso sul presidente. Se lo dovesse vincere, e glielo auguro, farò le valigie. Altrimenti resterò fino alla nuova nomina. Ad ogni modo c’è ancora qualche mese in cui bisognerà lavorare sodo”. Su una scrivania che profuma di nuovo.

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