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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Albo pretorio: tra gli irreperibili, il sindaco

BRINDISI - C’è una quadratura astrale avversa per il sindaco Mimmo Consales che, oltre ad essere centro di inchieste giudiziarie, si ritrova, stavolta probabilmente incolpevole, nel clou di una situazione paradossale a tratti grottesca, colpa della burocrazia.

BRINDISI - C’è una quadratura astrale avversa per il sindaco Mimmo Consales che, oltre ad essere centro di inchieste giudiziarie, si ritrova, stavolta probabilmente incolpevole, nel clou di una situazione paradossale a tratti grottesca, colpa della burocrazia: è “irreperibile” per Poste italiane che hanno tentato di notificargli una raccomandata e non ci sono riusciti. Come per tutti gli altri cittadini, l’atto è stato depositato in busta chiusa al Comune, il nome del primo cittadino affisso all’albo pretorio a palazzo di città.

Da sganasciarsi dalle risate, ché sarebbe bastato fare due passi in più e recarsi a Palazzo Nervegna, lì dove ha sede il suo ufficio. Invece nella lista di persone alle quali non si riesce a consegnare posta importante c’è anche lui, Cosimo Consales, pubblicato perfino sul sito del Comune di Brindisi. Ma se quella appena descritta è una vicenda surreale, la notizia è un’altra. All’interno di quella busta, dicono i bene informati, che vi sia una cartella esattoriale di Equitalia, che solo dolori sta provocando al primo cittadino negli ultimi tempi.

Potrebbe trattarsi anche solo di una multa, ma ben si sa che Consales ha con l’ente di riscossione un debito di 300mila euro, distribuito in varie cartelle. Ne ha pagati 20mila, in rate e in contanti. E’ finito sotto inchiesta per riciclaggio, abuso d’ufficio e ricettazione insieme al capo del suo staff, Cosimo Saracino, al commercialista di Lecce, Massimo Vergara e all’ex direttore dell’ufficio di Brindisi di Equitalia, Giuseppe Puzzovio, che è indagato anche per concussione.

Il fascicolo è dei pm Savina Toscani e Giuseppe De Nozza, alle indagini è delegata la Digos di Brindisi che ha sequestrato una mole ingente di carte e materiale informatico. E a quanto si è appreso si è recata nei mesi scorsi anche negli uffici di via Santa Lucia a cercare riscontri ai propri sospetti.

Il sindaco si trova ora a Bruxelles, ma non è questo viaggio la ragione della sua “irreperibilità” per Poste Italiane. Torna domani, il giorno del vertice di maggioranza in cui il Partito democratico, quello cittadino, ma anche il direttivo provinciale e la segreteria regionale, prenderanno posizione sull’opportunità che il sindaco prosegua nel suo mandato amministrativo.

L’elenco dei 69 nomi corrispondenti al numero di atti da notificare è arrivato a Palazzo di Città il 25 novembre scorso. Appena torna potrà passare a ritirare la raccomandata, il primo cittadino. Che non è assolutamente sparito dalla circolazione.

 

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