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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ostuni

All’ombra dei trulli, coltivavano la marijuana: 4 arresti

OSTUNI - Nel trullo il fresco. Nell’orto le piantine proibite: una coltivazione “da sballo”, curata a dovere e destinata a fruttare buoni guadagni. Piazze di riferimento, due tra le preferite dalla movida della zona: La Città bianca e Cisternino. A scoprire il giardino “allucinogeno” sono stati i militari in servizio presso il Comando della Stazione dei carabinieri di Ostuni, a margine di una specifica azione investigativa che ha consentito di porre fine alla fiorente attività illecita. Nei guai, per coltivazione illegale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono finiti in quattro: Stefano Pompignoli (50 anni), la sua compagna Carola Rado (36 anni), Teresa De Lucia (51 anni) e sua figlia Jaia Maria Ciccarelli (22 anni).

OSTUNI - Nel trullo il fresco. Nell’orto le piantine proibite: una coltivazione “da sballo”,  curata a dovere e destinata a fruttare buoni guadagni. Piazze di riferimento, due tra le preferite dalla movida della zona: la Città Bianca e Cisternino. A scoprire il giardino “allucinogeno” sono stati i militari in servizio presso il comando della stazione dei carabinieri di Ostuni, a margine di una specifica azione investigativa che ha consentito di porre fine alla fiorente attività illecita.

Nei guai, per coltivazione illegale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono finiti in quattro: Stefano Pompignoli (50 anni), la sua compagna Carola Rado (36 anni), Teresa De Lucia (51 anni) e sua figlia Jaia Maria Ciccarelli (22 anni), tutti residenti in contrada Urgello, nelle campagne che abbracciano la strada provinciale Ostuni-Cisternino, nel cuore della Valle d’Itria.

I quattro sono stati colti in flagranza di reato dai militari della stazione dei carabinieri di Ostuni, piombati all’interno di due attigue costruzioni rurali al culmine di una accurata attività di indagine coordinata dal comandante Domenico Barletta. Durante il blitz ed a seguito della successiva perquisizione, il personale dell’Arma ha dapprima trovato e posto sotto sequestro, nella proprietà di Pompignoli, 10 piante verdi di marijuana: alte circa due metri, confuse tra la vegetazione e ben irrorate.

Una zona peraltro non facilmente raggiungibile, sulla quale i militari hanno posto le loro attenzioni seguendo i movimenti e le tracce del proprietario trullo. Sottosequestro anche alcune buste di cellophane contenenti  complessivamente 20 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione elettronico. Successivamente i carabinieri hanno fatto irruzione nel trullo a fianco, quello di Teresa De Lucia e di sua figlia: qui sono state rinvenute altre 3 piante di Cannabis indica (coltivate in vaso e alte circa un metro e mezzo) e 5 grammi di marijuana (nascosti in un barattolo).

Al termine degli accertamenti di rito, è stata formalizzata, a carico dei quattro indagati, la misura cautelare. Le tre donne sono state tradotte presso il carcere femminile di Lecce. Pompiglioni, invece, è stato associato presso la Casa circondariale di Brindisi. Le indagini proseguono per fare piena luce sul business avviato attorno ai due trulli.

Gli inquirenti non hanno dubbi in merito a quelle che sarebbero state le prospettive dell’attività illecita messa su dai quattro. Attraverso gli elementi acquisiti sul posto è stato possibile accertare che la coltivazione in questione era stata messa su, in concorso tra loro. All’interno del terreno teatro dell’operazione dei carabinieri, sono stati eseguiti rilievi ed esami chimici. L’intera piantagione è stata così sradicata e sottoposta a sequestro penale. Le indagini proseguono per fare piena luce sul giro di affari avviato attorno ai due trulli.

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