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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Morte della bimba di un mese, resta il mistero: nuove indagini

I periti nominati dal pubblico ministero chiedono una proroga di 30 giorni: necessari ulteriori esami per definire le cause del decesso. Il pediatra di famiglia resta indagato per omicidio colposo

BRINDISI – Perché il suo cuoricino ha smesso di battere? Per quale motivo la piccola di poco più di un mese è volata in cielo? Non ci sono ancora risposte sulla morte della bimba avvenuta nella notte fra il 4 e il 5 marzo, a Brindisi. Diversi dubbi, aspetti da chiarire, nuovi esami da svolgere e altri da ripetere, prima di consegnare la perizia chiesta dal pubblico ministero, dopo aver ascoltato i genitori piombati in un dolore senza fine.

Il sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro ha disposto una proroga di 30 giorni ai medici incaricati, Domenico Urso ed Ermenegildo Colosimo, su richiesta di questi ultimi: poco prima della scadenza dei due mesi, stabiliti al momento del conferimento dell’incarico, hanno depositato un’istanza illustrando la necessità di svolgere approfondimenti.

Sotto inchiesta resta il pediatra della famiglia, un professionista con studio nel capoluogo, il cui nome è stato iscritto nel registro degli indagati, aperto con l’ipotesi di omicidio colposo. Atto necessario per permettere al medico di  partecipare all’autopsia, con propri consulenti. L’avviso di garanzia, infatti, è stato notificato prima della fissazione dell’esame, trattandosi di accertamento tecnico irripetibile: il pediatra, assistito dall’avvocato Roberto Palmisano, ha nominato come consulente Giuseppe Masiello.

La mamma della piccola, 29 anni, è rappresentata dall’avvocato Francesco Monopoli, il papà, 30,  dall’avvocato Tommaso Marrazza. I due penalisti hanno nominato come consulente il medico legale Stefania Concetta Bello dell’università degli Studi di Foggia. Aspettano di conoscere la verità i genitori della piccolina, di quel fagottino che aveva riempito il cuore di gioia trasformando la casa della famiglia, ma occorre tempo. Cosa è successo? E’ stato il destino, una tragica fatalità? La gioia arrivata il 29 gennaio è stata spezzata a distanza di poco più di un mese. All’improvviso.

Nel fascicolo del pm c’è il verbale delle sommarie informazioni rese il 7 marzo scorso, dalla mamma e dal papà dopo la tragedia: stando alla primissima ricostruzione dei fatti, sembra che nei giorni precedenti sia stata la mamma ad accorgersi che qualcosa non andava. La piccola non stava bene, sembra che avesse difficoltà a respirare e per questo sarebbe stato contattato il pediatra. Il medico avrebbe disposto una terapia farmacologica, ma nella notte tra il 4 e il 5 marzo i genitori sono piombati in ospedale, al Perrino. Non è stato possibile fare nulla. La piccolina è volata lassù, un angelo.


 

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