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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Michele Salentino

Crollo capannone concessionaria: gli indagati salgono a undici

Lunedì il conferimento dell’incarico per accertamenti irripetibili nel cantiere in contrada Ajeni, a San Michele Salentino, in cui morì Franco Mastrovito

SAN MICHELE SALENTINO – Sale a undici il numero delle persone indagate per il crollo del capannone di una concessionaria di San Michele Salentino che lo scorso 26 gennaio provocò la morte del 49enne Franco Mastrovito. Un avviso di accertamenti tecnici irripetibili è stato emesso a carico di Claudio Caponegro, 42enne di Mesagne, Gianfilippo Listrani, 60enne di Ascoli Piceno, Pasquale Delgrado, 46enne di Ceglie Messapica, Cosimo Argentieri, 38enne di Ceglie Messapica, Giuseppe Moschettieri, 49enne di Ceglie Messapica, e di altre sei persone già coinvolte nell’inchiesta coordinata della Procura di Brindisi. 

Si tratta di: Stefano Barletta, coprogettista e responsabile della sicurezza; Giuseppe Mazzotta, ingegnere coprogettista dell'opera architettonica, la struttura in cemento armato; Domenico Padula, titolare della ditta che stava eseguendo i lavori di ampliamento; Andrea Turrisi, proprietario della concessionaria AutoPro e dello stabile; Massimo Ferrarese, titolare della ditta che si è occupata della fornitura dei materiali con posa in opera; Francesco Laveneziana. Sono state individuate come parti offese i prossimi congiunti di Franco Mastrovito e le quattro persone che sopravvissero al crollo, fra cui lo stesso Domenico Padula. 

Nei primi giorni dell’inchiesta la Procura dispose l’autopsia sul corpo della vittima e il sequestro sia del cantiere edile in contrada Ajeni in cui si verificò la tragedia, che di un autocarro Iveco Custer di proprietà di Mastrovito, titolare della ditta che stava eseguendo una parte dei lavori. Lunedì prossimo (22 febbraio) il pm Alfredo Manca conferirà l’incarico a due professionisti per accertamenti non ripetibili sui luoghi dell’infortunio e sui mezzi coinvolti, finalizzati a far luce sulla dinamica dei fatti e sull’eventuale violazione di normative in materia di sicurezza sul lavoro. 

Il crollo si verificò nell’ambito dei lavori di ampliamento del capannone della concessionaria AutoPro. Le macerie travolsero cinque persone. Mastrovito, padre di famiglia di Ostuni, non ce la fece. Un 46enne di Francavilla Fontana fu ricoverato in prognosi riservata. Altri tre operai riportarono lesioni refertate con 30 giorni di prognosi ciascuno. Le indagini sono state svolte dal personale dello Spesal dell’Asl di Brindisi, in sinergia con i carabinieri della stazione di San Michele Salentino e della compagnia di San Vito dei Normanni. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Alberto Magli, Vito Epifani, Giulio Calabrese, Giuseppe Otuni, Vitoriano Bruno, Roberto Palmisano, Michele Fino. La famiglia di Mastrovito è assistita dall'avvocato Donato Musa. La figlia maggiore dall'avvocato Elvia Belmonte.

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