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Cronaca

Amati e Di Bari: domani ascoltati dal Pm

FASANO – Saranno ascoltati nella giornata di domani, dal sostituto procuratore Valeria Farina Valori, l’assessore regionale alle opere Pubbliche e alla Protezione Civile, Fabiano Amati, e al sindaco di Fasano, Lello Di Bari, raggiunti nei giorni scorsi da un avviso di garanzia nell’ambito delle indagini aperte dalla Procura di Brindisi sul Piano di recupero del Centro storico di Fasano. L’ipotesi di reato contestata ai due amministratori è concorso in abuso di ufficio. L’inchiesta avviata dalla procura brindisina ruoterebbe attorno all’approvazione del Piano di recupero del centro storico di Fasano. I fatti risalgono al 2008.

FASANO – Saranno ascoltati nella giornata di domani, dal sostituto procuratore Valeria Farina Valori, l’assessore regionale alle opere Pubbliche e alla Protezione Civile, Fabiano Amati, e al sindaco di Fasano, Lello Di Bari, raggiunti nei giorni scorsi da un avviso di garanzia nell’ambito delle indagini aperte dalla Procura di Brindisi  sul Piano di recupero del Centro storico di Fasano. L’ipotesi di reato contestata ai due amministratori è concorso in abuso di ufficio. L’inchiesta avviata dalla procura brindisina ruoterebbe attorno all’approvazione del Piano di recupero del centro storico di Fasano. I fatti risalgono al 2008.  

Anno in cui l’attuale assessore regionale, su nomina del sindaco Di Bari, ricevette l’incarico per il completamento dell’iter relativo all’approvazione definitiva del Piano di recupero del centro storico di Fasano, Savelletri e Torre Canne. Una delega che sul piano politico fece scalpore, visto che Amati occupava all’epoca i banchi della minoranza in Consiglio comunale. Sotto il profilo penale, invece, l’ipotesi sostenuta dall’accusa è che Amati fosse incompatibile con l’incarico in quanto proprietario di alcuni immobili nel centro storico. Resta da capire, comunque, quali, a margine di quell’iter, siano le contestazioni specifiche a carico dei due amministratori indagati.

In merito alla vicenda la Procura ha già ascoltato, in qualità di persone informate dei fatti, alcuni tecnici e professionisti locali, chiamati ad offrire la loro testimonianza in riferimento agli aspetti oggetto dell’attività di indagine. Contento di poter spiegare al pm la sua posizione su questa vicenda si è già dichiarato l’assessore regionale Amati, secondo il quale il Tar di Lecce si è espresso per ben due volte, ritenendo che non vi fosse alcuna incompatibilità nella redazione del piano.

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