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Amianto in centrali Brindisi: condannato Inps

BRINDISI – C’era amianto tanto nella centrale di Brindisi Nord quanto in quella di Brindisi Sud, per lo meno fino al 2003. E’ quanto emerge ancora una volta da una sentenza del il giudice del lavoro del tribunale di Brindisi, Raffaella Brocca, chiamato a esprimersi sul riconoscimento dell’esposizione al materiale dannoso di un operaio strumentista delle due centrali termoelettriche gestite a più riprese da Enel ed Edipower.

BRINDISI – C’era amianto tanto nella centrale di Brindisi Nord quanto in quella di Brindisi Sud, per lo meno fino al 2003. E’ quanto emerge ancora una volta da una sentenza del il giudice del lavoro del tribunale di Brindisi, Raffaella Brocca, chiamato a esprimersi sul riconoscimento dell’esposizione al materiale dannoso di un operaio strumentista delle due centrali termoelettriche gestite a più riprese da Enel ed Edipower. Il giudice, su richiesta dell’avvocato della difesa, Ezio Bonanni, ha riconosciuto l’esposizione fino al 2 ottobre 2003, condannando l’ente previdenziale alla rivalutazione contributiva della posizione dell’operaio, sulla base di maggiorazioni con il coefficiente 1,5 utili per il prepensionamento. Già il mese scorso lo stesso tribunale aveva emesso un’altra sentenza per altri cinque lavoratori, che avevano passato ciascuno per oltre dieci anni di lavoro a manipolare l’amianto.

Si trattava di operai con mansioni di manutentori meccanici, saldatori e tubisti. Assunti tra il 1980 e il 1985, hanno ottenuto il riconoscimento di un tempo di esposizione ben superiore ai dieci anni stabiliti dalla normativa in materia di amianto, la 257 del ‘92. “L’Inail – si legge in una nota stampa diramata dall’Osservatorio nazionale amianto - aveva negato anche a questo lavoratore il certificato di esposizione e l’Inps aveva negato la presenza di amianto nella centrale di Brindisi; invece, la sentenza depositata oggi, anche se la decisione è del 12 dicembre scorso, ha sancito la condanna dell’Inps alla rivalutazione contributiva della posizione del lavoratore”. “È un altro importante risultato conseguito, dopo che già in precedenza il giudice del lavoro del tribunale di Brindisi, Maria Cristina Mattei, nel mese scorso, aveva condannato l’Inps a concedere il prepensionamento per altri cinque colleghi di lavoro del signor B.M.T. - dichiara l’avvocato Bonanni, difensore del lavoratore - e questo lascia ben sperare che nel futuro l’ente pubblico eviti di rigettare le domande degli aventi diritto e quindi eviti successive condanne da parte del giudice del lavoro”. L’Osservatorio azionale amianto, ad ogni modo, ha aperto uno sportello online per i lavoratori di Brindisi che possono chiedere consulenze gratuite per la tutela dei loro diritti facendone richiesta inoltrando un’e-mail all’indirizzo ona.brindisi@gmail.com.

 

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