Intervento/ "Bloccato ormai da un anno il montacarichi per disabili di via Torpisana"
E’ passato ormai un anno dall’11 novembre 2014, da quando si verificò l’allagamento di via Torpisana e del sottopasso ferroviario, che collega la commenda al centro urbano della città. Un evento che danneggiò il montascale esistente nel sottopasso, che era stato installato per le persone con difficoltà di deambulazione
BRINDISI - E’ passato ormai un anno dall’11 novembre 2014, da quando si verificò l’allagamento di via Torpisana e del sottopasso ferroviario, che collega la commenda al centro urbano della città. Un evento che danneggiò il montascale esistente nel sottopasso, che era stato installato per permettere alle persone con difficoltà di deambulazione, di superare direttamente la frattura esistente fra i diversi quartieri della città determinata dalla linea ferroviaria, atteso che l’altro sottopasso esistente in via Appia, non è stato mai reso utilizzabile da quelle persone.
Immediatamente il personale della Multiservizi, credo su disposizione dell’amministrazione comunale, pose affianco al montascale l’avviso che “il trasporto disabili era momentaneamente sospeso per manutenzione”. Una manutenzione interminabile, quasi biblica, che sfugge alla normale comprensione, considerato che il montascale ancora non funziona, con grave disagio per quei cittadini con problemi di deambulazione, costretti a percorrere il giro lungo di via Ponte Ferroviario o del ponte De Gasperi. Ammesso che poi ci riescano da soli per via della elevata pendenza di quei tracciati.
Eppure il l sindaco, nel consiglio comunale del 17 luglio 2012, in occasione della presentazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del suo mandato, ebbe a dichiarare che “ uno dei primi impegni dell’amministrazione comunale sarà quello di redigere una mappa dei ‘bisogni’ dei diversamente abili, partendo dalle barriere architettoniche ancora esistenti nelle strutture pubbliche, che costituiscono da sempre un serio ostacolo alla libertà di movimento e quindi di partecipazione alla vita sociale, politica ed economica”, che preannunciava un salto di qualità nell’azione volta ad eliminare le tante barriere architettoniche esistenti in città.
Purtroppo la realtà dimostra ancora una volta, che passare dalle parole ai fatti per questa amministrazione è un esercizio molto doloroso, perché alle dichiarazioni, raramente hanno fatto seguito fatti concreti. Tutto si è spesso risolto nella insopportabile retorica di chi esaurisce le proprie energie nei proclami. E’ evidente che il miglioramento della qualità della vita delle persone diversamente abili, non costituisce in questo momento una priorità dell’amministrazione comunale, che anche in questo campo ha mancato l’appuntamento con la solidarietà e i bisogni dei cittadini, come certificato dalle tante barriere architettoniche esistenti in città.
Come risulta anche dalla riluttanza ad istallare un montascale nella scuola media Marco Pacuvio, che pure richiederebbe un modestissimo impegno economico. Purtroppo sono consapevole, che prima ancora di abbattere le barriere architettoniche, ci vuole ben altro delle parole, delle sollecitazioni, si devono abbattere le ben più resistenti barriere di tipo culturale, che presidiano l’indifferenza , il cinismo, che sembrano connotare spesso l’impegno dell’amministrazione comunale, incapace di progettare la normalità, di soddisfare i bisogni di civiltà e libertà di molti cittadini, ai quali è stato tolto il diritto di muoversi liberamente e di partecipare e vivere appieno la vita della propria comunità.
Rimane la speranza, ma forse l’illusione di riuscire in fretta ad andare oltre, ad avere la fortuna di incappare finalmente in un futuro prossimo in una amministrazione, che sappia finalmente andare al di là delle parole, delle beghe di palazzo, che sappia essere all’altezza delle sue responsabilità e dei suoi impegni, ma anche all’altezza delle esigenze e delle aspettative dei cittadini.