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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Anche a Brindisi la Giornata dell'Autismo: alcune riflessioni

Si stima per difetto che le persone autistiche in Italia siano circa 500.000, circa l'1% della popolazione totale, statistiche in linea con i dati degli altri paesi sviluppati. Ad esser maggiormente colpiti da questo disturbo sono i maschi con un'incidenza di 4:1 rispetto alle donne

BRINDISI - Oggi 2 aprile molti monumenti italiani, compreso il Castello Svevo di Brindisi, si tingeranno di blu come simbolo per la giornata dell’autismo. Sia il disturbo autistico, sia la Sindrome di Asperger (di cui BrindisiReport ha parlato in questo articolo https://www.brindisireport.it/speciale/focus/la-nota-dello-psicologo-sulla-Sindrome-di-Asperger.html), fanno parte di un gruppo di problematiche dello sviluppo raggruppate nei “Disturbi Pervasivi dello Sviluppo”.

Si stima per difetto che le persone autistiche in Italia siano circa 500.000, circa l’1% della popolazione totale, statistiche in linea con i dati degli altri paesi sviluppati. Ad esser maggiormente colpiti da questo disturbo sono i maschi con un’incidenza di 4:1 rispetto alle donne.Ma quali sono le caratteristiche dell’autismo?

Le proprietà generali comuni nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, concernono difficoltà o anomalie significative in tre ambiti: l’interazione sociale, la comunicazione verbale e non verbale e le modalità di comportamento ed interessi che sono limitati, ripetitivi e stereotipati.Scendendo ancor più nel dettaglio, tramite le descrizioni fornite dal sito www.abautismo.it, un bambino che mostra i sintomi dello spetto autistico presenterà precise caratteristiche:

Difficoltà ad instaurare contatto oculare; assenza di risposta al sorriso sociale; Assenza di risposte di orientamento a stimoli sonori o al proprio nome, anche se pronunciato da persone famigliari; difficoltà a seguire con lo sguardo oggetti in movimento; assenza di gesti comunicativi come indicare, salutare con la mano ecc..; difficoltà a seguire con lo sguardo il movimento di indicare delle altre persone; assenza di comportamenti appropriati per richiamare l’attenzione degli altri; difficoltà a esternare manifestazioni di affetto o a riceverle da altre persone; assenza del comportamento imitativo; difficoltà a mettere in atto giochi con altri bambini;

Si parla di “spettro autistico” perché tali sintomi possono essere più o meno pronunciati con una sintomatologia lieve, moderata o grave. I primi segni si possono percepire nell’età in cui i comportamenti sopra descritti fanno la comparsa nel repertorio comportamentale del bambino, quindi già tra i 24 e i 36 mesi d’età ma, in alcuni casi, ci sono segni premonitori come l’assenza del sorriso e manifestazioni di felicità intorno ai 6 mesi di vita del bambino e l’assenza di gesti indicativi e comunicativi ai 12 mesi d’età.

Come in tutte le patologie è necessario intervenire precocemente per impedire al disturbo di manifestarsi in tutta la sua severità: trattamenti come la Teacch e la” Early Intensive Behavioral  Intervention”  possono avere effetti positivi sul linguaggio  e sulle altre abilità intellettive del bambino. Gli ultimi studi che indagano le cause di questa malattia attribuiscono alla predisposizione genetica l’insorgenza dell’autismo, mentre sono assolutamente da sfatare i miti legati ai vaccini trivalenti (morbillo-parotite-rosolia), e sulle inadeguate relazioni familiari che ipotizzavano la teoria affettiva della “madre frigorifero”.

Ad oggi lo Stato consente una serie di agevolazioni e cure per i soggetti autistici che non abbiano ancora compiuto la maggiore età e le problematiche peggiori per le famiglie subentrano dopo che il proprio figlio autistico diviene maggiorenne, fase in cui si entra in contatto con una realtà di carenza grave di servizi e programmazione psicoeducativa. E’ questa la funzione della giornata dell’autismo: ricordare che tale disturbo non termina magicamente a 18 anni ma che è una condizione con cui si può vivere dignitosamente purché vi siano i servizi necessari per tutelare la salute di tutti i cittadini.

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