Avvocati in astensione: “Riforma del processo antidemocratica”
Anche la Camera penale di Brindisi aderisce alla stato di agitazione nazionale iniziato ieri: udienze sospese sino al venerdì. Il presidente Fabio Di Bello: "No a processi interminabili e alla compressione dei diritti degli imputati o indagati"
BRINDISI – Di nuovo in astensione gli avvocati penalisti di Brindisi e provincia: da lunedì scorso e fino a venerdì prossimo la Camera penale Oronzo Melpignano aderisce allo stato di agitazione nazionale proclamato in segno di protesta di fronte alla riforma della giustizia, ritenuta antidemocratica.
Le udienze in calendario per la giornata di ieri sono state rinviate, oggi si replica e sarà così sino al 14 aprile, dopo l’analoga iniziativa deliberata lo scorso 4 marzo per denunciare l’uso dello strumento della fiducia ai fini dell’approvazione del Ddl da parte del Governo, sottraendo al Parlamento il confronto sulle nuove disposizioni in materia di processo e più in generale di ordinamento penale.
“Appare necessario adottare ogni opportuna iniziativa di contrasto di fronte a questa modalità autoritaria con la quale si è inteso chiudere ogni possibile spazio di confronto e ogni pur necessaria interlocuzione politica con riferimento a riforme che incidono in maniera diretta e penetrante sulla natura stessa del processo penale, distorcendo gravemente il modello accusatorio del giusto ed equo processo”, si legge nella delibera adottata dalla Giunta dell’Unione delle Camera penali italiane, a cui ha aderito quella di Brindisi.
“Si tratta di riforme contrarie non solo agli interessi e ai diritti dei singoli imputati e indagati, ma anche alle legittime aspettative delle persone offese e della collettività intera”, sottolinea il presidente della Camera Oronzo Melpignano, Fabio Di Bello. “In un Paese democratico è necessario che i procedimenti penali abbiano una ragionevole durata e che la fase dell’accertamento dibattimentale torni a essere il perno del processo”.