L'incuria, gli incendi di sterpaglie e la morte degli ulivi nel silenzio
Nella serata di oggi, domenica 25 giugno, due squadre dei vigili del fuoco di Brindisi più un'autobotte sono state impegnate sulla strada provinciale che collega San Pietro a Mesagne per spegnere un incendio che stava distruggendo un uliveto
SAN PIETRO VERNOTICO – Gli alberi di ulivo, i secolari alberi di ulivo, quelli per cui sono state portate avanti battaglie, proteste e scioperi della fame perché a rischio di eradicazione sia per la Xylella che per la realizzazione della Tap, ora bruciano in silenzio. Al buio. A causa delle distese di erba infestante non tagliata e diventata secca, facilmente infiammabile.
Nella serata di oggi, domenica 25 giugno, due squadre dei vigili del fuoco di Brindisi più un’autobotte sono state impegnate sulla strada provinciale che collega San Pietro a Mesagne per spegnere un incendio che stava distruggendo un uliveto. Incendio che aveva anche coinvolto un campo fotovoltaico. Sempre a causa dell’incuria che regna nei campi, per il menefreghismo dei cittadini e l’inerzia delle amministrazioni. E per il silenzio delle stesse associazioni ambientaliste che sono pronte a difendere gli ulivi solo quando fa comodo.
Nella serata di oggi, circa dieci alberi di ulivo sono stati carbonizzati dalle fiamme. E senza l’intervento dei vigili del fuoco, il bilancio sarebbe stato più grave e si aggiunge ai cento alberi distrutti da un incendio il 20 giugno scorso nelle campagne di Erchie. I vigili del fuoco raggiungono gli oltre 30 interventi al giorno, tutti interventi che si potrebbero evitare se solo i terreni fossero tenuti puliti.