rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Antiracket, indagati anche due ingegneri del Comune di Brindisi e due avvocati

Avviso di garanzia per Marco Locorotondo, 57 anni, e Paolo Damiani Sellani, 47, della ripartizione Lavori Pubblici

BRINDISI – Fra i 36 finiti sotto inchiesta per la gestione dei fondi chiesti e ottenuti dall’associazione Antiracket Puglia, già Salento, ci sono anche due ingegneri del Comune di Brindisi, due avvocati civilisti e un professionista della provincia, in relazione alla concessione dei locali prima a Palazzo Guerrieri e poi in via Carmine. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati questa mattina a Marco Locorotondo, 57 anni, di Brindisi e a Paolo Damiani Sellani, 47, di Lecce, entrambi dipendenti della ripartizione ai Lavori Pubblici, il primo di recente dimissionario dall’incarico di dirigente; Cristian Colella, 42, e F.V., 38, tutti e due civilisti, e Marco Bolognini, 65, di Cellino San Marco.

Il municipio di Brindisi-3

I due ingegneri in servizio a Palazzo di città sono coinvolti in relazione a firme che gli stessi hanno apposto su determine della ripartizione, nel procedimento amministrativo che il Comune di Brindisi ha avviato partendo dalla richiesta della presidente dell’Associazione, Maria Antonietta Gualtieri, arrestata oggi, di avere anche in città, così come a Lecce e a Taranto, uno sportello.

LA FAI PUGLIESE: "CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE"

L'INTERVENTO DI PARIDE MARGHERITI

L’Amministrazione cittadina, nel periodo del governo di centrosinistra con il sindaco Mimmo Consales, riuscì a mettere a disposizione per la sede un ufficio a Palazzo Guerrieri. Successivamente venne disposto il trasferimento dello sportello Antiracket in via Carmine, in un appartamento confiscato alla criminalità organizzata. I locali sono stati oggetto di una nuova delibera, con l’attuale Amministrazione centrista guidata da Angela Carluccio.

Stando agli atti acquisiti nei mesi scorsi negli uffici del Comune di Brindisi, l’esecutivo il 18 luglio 2011 deliberà di concedere all’associazione l’immobile al civico 11 di via Carmine, per un periodo pari a cinque anni garantendo in tal modo “la piena sostenibilità del progetto”. Per questo l’Ente decise di concedere “in comodato d’uso gratuito i locali al primo piano per realizzare uno Sportello di solidarietà alle vittime di racket e usura”. Il 4 aprile dell’anno successivo, quindi nel periodo della gestione Commissariale, è stato “disposto di integrare nel senso che le spese relative alle utenze e ai consumi energetici necessari per il funzionamento dello sportello, per cinque anni successici alla conclusione del progetto, saranno a carico del Comune di Brindisi, con successivo rimborso da parte dell’Associazione. La convenzione venne firmata il 4 maggio 2012.

Il settore Lavori pubblici ha “trasmesso il certificato di agibilità dell’immobile” il 18 aprile 2016, dopo la conclusione dei lavori di “restauro e ristrutturazione”. Mentre con “atti del commissario straordinario del Governo è stata autorizzata la proroga al 30 settembre 2015 per la realizzazione delle attività del progetto”. In virtù della proroga, la scadenza sarebbe stata a settembre 2010. Tra la documentazione acquisita, anche il verbale dell’assemblea straordinaria per modificare lo Statuto e la denominazione da Antiracket Salento ad Antiracket Puglia, già Salento.

Gli interrogatori di garanzia partiranno già nella mattinata di domani con l’ascolto della presidente Maria Antonietta Gualtieri, difesa dagli avvocati Paoloantonio D’Amico e Luigi Rella. A quanto pare, l’indagata, destinataria di ordinanza di custodia cautelare in carcere, intende chiarire la sua posizione e potrebbe anche chiedere l’acquisizione di altra documentazione. Delibere, determine, fatture e documenti bancari, intanto, costituiscono gravi indizi di colpevolezza a suo carico in aggiunta alle immagini registrate da telecamere nascoste.

In carcere anche Giuseppe Naccarelli, ex dirigente del settore finanziario del Comune di Lecce, e Lillino Gorgoni, funzionario di Palazzo Carafa. Agli arresti domiciliari Simona Politi, segretaria dell'associazione antiracket. Divieto di ricoprire cariche pubbliche per l'attuale assessore al Bilancio del Comune di Lecce, Attilio Monosi, aspirante candidato alle amministrative con Direzione Italia, e per l'avvocato Marco Fasiello, uno dei legali dell'associazione antiracket. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Antiracket, indagati anche due ingegneri del Comune di Brindisi e due avvocati

BrindisiReport è in caricamento