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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Anziano sarto travolto sulle strisce pedonali, a giudizio l'investitore 79enne

BRINDISI - Rinviato a giudizio per omicidio colposo il 79enne Cosimo Tommasi, imputato per l’investimento di un pedone, l’81enne Antonio Compagnoni, travolto mentre attraversava le strisce pedonali nei pressi del tribunale, in via Palmiro Togliatti, il 2 gennaio di quest’anno. La decisione del gip Paola Liaci è arrivata come una mannaia sull’anziano conducente della vettura, difeso dall’avvocato Giacomo Serio.

BRINDISI - Rinviato a giudizio per omicidio colposo il 79enne Cosimo Tommasi, imputato per l’investimento di un pedone, l’81enne Antonio Compagnoni, travolto mentre attraversava le strisce pedonali nei pressi del tribunale, in via Palmiro Togliatti, il 2 gennaio di quest’anno. La decisione del gip Paola Liaci è arrivata come una mannaia sull’anziano conducente della vettura, difeso dall’avvocato Giacomo Serio.

La richiesta del sostituto procuratore Milto De Nozza è stata accolta dopo il deposito della perizia disposta dalla procura, volta ad acclarare la dinamica dell’incidente, che la difesa dell’imputato è pronta a contestare. Il perito di parte si appresta a dimostrare, nel dibattimento che viene, che fu la vittima a finire inavvertitamente sull’auto e non il contrario. Complice il buio pesto della zona, oggetto di mille esposti da parte dei residenti e un numero infinito di segnalazioni.

Tutt’altra la tesi del tecnico interpellato dalla procura, soprattutto in forza del fatto che il povero pedone aveva avuto cura di attraversare la strada sulle strisce pedonali. Nell’impatto con l’auto, urtò dapprima contro lo specchietto laterale, poi rimbalzò sul parabrezza, fu quello il colpo mortale alla testa.

L’incidente funestò l’anno appena iniziato. La vittima era un sarto molto noto in città, origini salentine e vita interamente vissuta a Brindisi, buona parte della quale al civico 11 di via Nardelli, l’appartamento al quale stava rientrando prima di finire ucciso sull’asfalto. Artigiano sapiente, esperto di rifiniture, Compagnoni si vantava di avere una vista aguzza, a dispetto dell’età, e mani abili. Un uomo allegro, capace di buttarsi alle spalle la malinconia della solitudine, anche dopo la morte della moglie e la partenza, alla ricerca di lavoro, dei due figli.

Un anziano signore perfettamente autosufficiente. Quella sera stava tornando a casa, con fardello di due buste della spesa stretto fra le mani. Intorno alle venti, lo schianto. L’anziano sarto rimase ucciso sul colpo. Tutto intorno al corpo esanime, sull’asfalto bagnato di sangue,  le forze dell’ordine giunte sul posto trovarono gli occhiali da vista, dai quali non si separava mai, un guanto blu di lana spessa, i detersivi appena acquistati e una tavoletta di cioccolato nero fondente.

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