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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Appalti al petrolchimico: destino incerto per 60 lavoratori. Proclamato stato d'agitazione

I cambi di appalto continuano a essere motivo di preoccupazione per i lavoratori del petrolchimico. A temere per il loro posto di lavoro, stavolta, sono circa 60 dipendenti di due storiche ditte appaltatrici brindisine, la Sartori Sud Srl (ex Tecnosic) e la Mcm Spa, che da quanto appreso da fonti sindacali verranno sostituite da altre due aziende

BRINDISI – I cambi di appalto continuano a essere motivo di preoccupazione per i lavoratori del petrolchimico. A temere per il loro posto di lavoro, stavolta, sono circa 60 dipendenti di due storiche ditte appaltatrici brindisine, la Sartori Sud Srl (ex Tecnosic) e la Mcm Spa, che da quanto appreso da fonti sindacali verranno sostituite da altre due aziende (un’Ati tra la Brigante Srl e la Leucci group srl, entrambe di Brindisi; la Officine Dandrea di Viggiano, in provincia di Potenza) aggiudicatesi la gara d’appalto per la gestione di servizi riguardanti le manutenzioni metalmeccaniche. 

“Nella serata di ieri – dichiara Francesco Serinelli, delegato della Fiom Cgil – la notizia è stata comunicata ai rappresentanti sindacali del settore chimico, anziché a quelli della categoria interessata (quella dei metalmeccanici appunto, ndr)”. Alle aziende subentranti, però, pare non sia ancora pervenuta alcuna comunicazione ufficiale. Lo si apprende dal consigliere regionale Giovanni Brigante, contattato da BrindisiReport nelle vesti di fondatore della ditta che porta il suo nome, attualmente amministrata dai figli. 

“Ufficialmente – dichiara Brigante – non ho avuto alcuna comunicazione, al di là delle voci che girano. Se la cose fosse vera, mi farebbe indubbiamente piacere. Sono cinque anni che la ditta seguita dai miei figli manca dal petrolchimico. Una volta che avremo qualcosa di ufficiale, valuteremo la situazione”. 

Al momento, quindi, non vi sono certezze sul destino dei 60 lavoratori delle ditte uscenti. E proprio alla luce di tale incertezza, il coordinamento delle rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) delle ditte appaltatrici ha proclamato a partire da stamani (14 novembre) lo stato d’agitazione, con blocco degli straordinari. La decisione è stata presa nel corso di un’assemblea convocata d’urgenza dopo la comunicazione di Eni Versalis. Nella stessa sede, è stato attivato l’iter per la convocazione di un tavolo con tutte le parti interessate. 

“La maggior parte dei lavoratori coinvolti in questa vertenza – spiega Francesco Serinelli (nella foto a destra)– lavora da più di 20 anni nel petrolchimico. Visto il Francesco Serinelli, Fiom Cgilsistematico ricorso al criterio dei massimi ribassi nella gestione degli appalti, è più che comprensibile che siano in apprensione per il loro lavoro. La preoccupazione dei lavoratori trova inoltre fondamento  - prosegue Serinelli -  nella mancata applicazione della così detta clausola sociale (il vincolo per le aziende subentranti a riassorbire tutti i dipendenti di quelle uscenti, ndr) nei capitolati di gara”. 

I lavoratori, insomma, chiedono una forma di tutela dalla girandola di appalti all’interno delle grandi aziende. Si tratta di un vecchio problema insoluto, al centro anche di forti tensioni sociali. Pure il segretario generale Uilm Brindisi, Alfio Zaurito, interviene sulla faccenda. 

“Le preoccupazioni che ad ogni scadenza di gara si ripercuotono  - si legge in una nota firmata da Alfio ZauritoZaurito (nella foto a sinistra) - sono sempre le stesse: non deve accadere come con il cambio Bersud-Rendelin in cui la maggior parte dei dipendenti sono rimasti a casa senza lavoro”. Uilm chiederà dunque alle ditte uscenti se “intendono mantenere l'organico o se in assenza di altre commesse intendono licenziare tutti o parte di essi e alle subentranti di assorbire l'intero organico che eventualmente rischierebbe la disoccupazione”.

Su questo fronte si preannuncia un autunno caldo al petrolchimico. Nei prossimi due mesi, infatti, come appreso da fonti sindacali, circa 200 lavoratori saranno interessati dai cambi di appalto nei settori della chimica (coibentatori e ponteggiatori) e dei servizi.

La questione dovrebbe essere monitorata da una commissione speciale sugli appalti nel petrolchimico istituita lo scorso aprile dal presidente del consiglio comunale di Brindisi, Luciano Loiacono, su mandato delle assisi. Ma da allora, i componenti di tale commissione (due consiglieri della maggioranza e due dell’opposizione) sembra si siano riuniti una sola volta. 

Aggiornamento - Il sindaco Mimmo Consales, d’intesa con il presidente del consiglio comunale Luciano Loiacono, ha fissato un vertice sulle vicende collegate alla presenza a Brindisi dello stabilimento petrolchimico. Lo stesso si svolgerà martedì 25 novembre, alle ore 10, a Palazzo Nervegna e vi parteciperanno una delegazione del gruppo Versalis, guidata dal direttore industriale Giovanni Saporito, i massimi rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali, assessori e capigruppo consiliari.

“L’obiettivo – afferma il primo cittadino – è quello di chiedere garanzie ad Eni e Versalis circa il futuro dello stabilimento petrolchimico brindisino, così come precise assicurazioni anche dal punto di vista ambientale”.

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