"Aqp non dà i dispositivi di protezione": sospeso il servizio di depurazione
Da settimane sono a corto dei dispositivi di protezione individuale i dipendenti dell'Acquedotto pugliese impegnati nel servizio di depurazione delle acque reflue. Lo si apprende da una nota stampa firmata dal segretario territoriale della Fp Cgile, Vincenzo Cavallo, il quale ha annunciato che oggi non sono state effettuate le mansioni
BRINDISI – Da settimane sono a corto dei dispositivi di protezione individuale i dipendenti dell’Acquedotto pugliese impegnati nel servizio di depurazione delle acque reflue. Lo si apprende da una nota stampa firmata dal segretario territoriale della Fp Cgile, Vincenzo Cavallo, il quale ha annunciato che oggi non sono state effettuate le mansioni che richiedono l’utilizzo di tali dispositivi, “così come previsto dal verbale di incontro del 21 aprile 2015 con Acquedotto Pugliese Spa, le Segreterie Sindacali Regionali e le Rappresentanze Sindacali Unitarie del servizio”.
Proprio lo scorso 21 aprile, Aqp “aveva dichiarato che i dispositivi – scrive ancora Cavallo - erano in fase di distribuzione”. Ma “ad oggi non sono ancora arrivati ai lavoratori interessati”. L’organizzazione sindacale denuncia inoltre “la carenza delle attività di derattizzazione e disinfestazione e il taglio dell’erbacce in tutti gli impianti di depurazione, come l’assenza di programmazione delle visite periodiche di idoneità ai lavoratori”.
E se la situazione non si risolverà nelle prossimo ore, Fp Cgil, oltre alla denuncia agli organi preposti, “proclamerà lo stato di agitazione del personale e il relativo sciopero per portare a conoscenza all’opinione pubblica una situazione a dir poco paradossale, per un servizio di vitale importanza per l’ambiente”.