Sicurezza negli archivi di Stato, assemblea di protesta anche a Brindisi
Anche presso l’Archivio di Stato di Brindisi si è svolta, in simultanea presso tutte le sedi del Ministero della cultura a livello nazionale, l’assemblea unitaria del personale
BRINDISI – Anche presso l’Archivio di Stato di Brindisi si è svolta, in simultanea presso tutte le sedi del Ministero della cultura a livello nazionale, l’assemblea unitaria del personale in segno di protesta per la “tragica e assurda morte dei due colleghi dell’Archivio di Stato di Arezzo il 3 ottobre scorso”. Lo annunciano le segreterie territoriali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa in una nota inviata agli organi di informazione in cui segnalano che "dall’Archivio di Stato di Brindisi partirà una segnalazione di tutti gli interventi ritenuti necessari per la salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori come stabilito dal D.lvo 81/08".
I due impiegati dell’Archivio di Stato di Arezzo hanno perso la vita in seguito a una fuga di argon, un gas inodore, durante un sopralluogo in un ripostiglio sotterraneo eseguito in seguito all’entrata in funzione dell’allarme antincendio nell’edificio.
“Purtroppo la politica dei tagli portata avanti nell’ultimo ventennio nella Pubblica Amministrazione ha ridotto drasticamente anche le risorse per garantire la sicurezza e l’igiene sui luoghi di lavoro. Scarseggiano, di conseguenza, i fondi per la messa in sicurezza e l’ordinaria manutenzione mettendo a rischio la stessa incolumità dei dipendenti. Il personale, preoccupato, per gli avvenimenti tragici di Arezzo ha chiesto, innanzitutto, maggiori momenti di confronto e di informazione con l’Amministrazione sulle problematiche inerenti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro".
"Ha chiesto, inoltre, che l’accreditamento dei fondi destinati alle misure necessarie per garantire la sicurezza delle sedi, dei lavoratori e dell’utenza avvenga, da parte dell’Amministrazione centrale, in tempi utili e non alla fine dell’anno solare".