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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Villa Castelli

Armi, droga e agnelli macellati in un tugurio: tre arresti in una masseria

Armi, munizioni, droga e scarti di animali macellati illegalmente sono stati rinvenuti in una vasta masseria di contrada San Barbato, nel territorio di Villa Castelli, al confine con l'agro di Grottaglie. Tre persone, il 72enne Antonio Cavallo, il figlio Luciano, di 32 anni, e il genero Giuseppe De Marco, 29 anni, sono state arrestate, in regime di domiciliari, per le armi

VILLA CASTELLI – Armi, munizioni, droga e scarti di animali macellati illegalmente sono stati rinvenuti in una vasta masseria di contrada San Barbato, nel territorio di Villa Castelli, al confine con l’agro di Grottaglie. Tre  persone, il 72enne Antonio Cavallo, il figlio Luciano, di 32 anni, e il genero Giuseppe De Marco, 29 anni, sono state arrestate, in regime di domiciliari, per le armi. Un nipote di Antonio Cavallo, trovato in possesso di 200 chilogrammi di carne in pessimo stato di conservazione, è stato invece denunciato per macellazione clandestina di agnelli.

Tutto questo è scaturito da una brillante operazione condotta venerdì mattina (26 settembre) dai carabinieri della locale stazione al comando del maresciallo D’Ammacco, in collaborazione con i colleghi della compagnia di Francavilla Fontana coordinati dal capitano Nicola Maggio, il nucleo Cinofili di Modugno e i Nas di Taranto. 

Le armi. Sotto diverse balle di paglia, i militari hanno trovato: una pistola calibro 7,65 dotata di due caricatori, risultata provento di furto a Grottaglie nel 2000;  una pistola calibro 6,35 dotata di un caricatore, priva di marca e con matricola abrasa; un centinaio di proiettili di vario calibro. In un deposito annesso all’abitazione di Antonio Cavallo, invece, era stata collocata una carabina ad aria compressa. Nella disponibilità dei cavallo pare si trovassero anche 300 grammi di marijuana.

Armi, droga e agnelli macellati clandestinamente in masseria

In un’altra zona della masseria, i carabinieri hanno perquisito un capanno privo di qualsiasi autorizzazione e in pessime condizioni igienico-sanitarie, al cui interno pare venissero macellati gli agnelli. Le forze del’ordine hanno infatti individuato delle pelli di capretto sparse per terra e una cella frigorifero con un quarto di bue e pelli di capretto fresche, oltre a degli argani presumibilmente utilizzati per sollevare gli animali.

Non solo, gli uomini del Nas hanno sequestrato anche 200 chilogrammi di carne in pessimo stato di conservazione. Di questi fatti dovrà rispondere, come detto, il nipote di Antonio Cavallo, sanzionato amministrativamente per la macellazione clandestina e denunciato per il trasferimento illegale di un’arma trovata in suo possesso.  

Sempre a Villa castelli, i carabinieri della stazione, nel corso di controlli sulla circolazione stradale, hanno denunciato il 68enne F.A., del posto, per possesso di un’ascia e cinque coltelli di diverse dimensioni, nascosti all’interno della sua automobile.

A Fasano, invece, è finito in manette un albanese di 26 anni, Ariglen Cullhaj (nella foto a destra),  che sarebbe più volte evaso dai domiciliari: misura che pendeva a suo Ariglen Cullhaj-2carico per spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, in particolare, è stato raggiunto da un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dalla Corte d’Appello di Milano ed eseguita dai carabinieri della stazione di Pezze di Greco. Per lo straniero si sono aperte le porte della casa circondariale di Brindisi in via Appia 

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