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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Brindisino e ostunese scippatori seriali arrestati a Cesena

Hanno ridotto in fin di vita una 56enne. Sono stati assicurati alla giustizia i responsabili dell'episodio avvenuto il 20 settembre scorso in via Rino Bagnoli, nella campagna di Pievesestina nel Cesenate

CESENA - Hanno ridotto in fin di vita una 56enne durante uno scippo. Sono stati assicurati alla giustizia i responsabili dell'episodio avvenuto il 20 settembre scorso in via Rino Bagnoli, nella campagna di Pievesestina, e che scioccato non poco i cesenati. Gli agenti del commissariato di Polizia di Cesena, diretti dal dirigente Michele Pascarella, hanno arrestato in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare (una in carcere e l'altra ai domiciliari) firmata dal giudice per le indagini preliminari due giovani pugliesi, entrambi noti alle forze dell'ordine per numerosi precedenti: si tratta di un 26enne brindisino Michele Martella nato e residente a Mesagne ma domiciliato a Cesena, e di un 22enne del Barese Daniele Piarulli, residente a Ostuni, ma di fatto senza fissa dimora, entrambi con problemi di tossicodipendenza.

Entrambi sono ritenuti responsabili di una serie di furti e rapine commessi ai danni di ultrasessantenni fra la fine di agosto e settembre a Cesena, zona via Savio e Ponte Vecchio. Dovranno rispondere delle accuse di rapina aggravata e lesioni personali gravissime. "Si tratta di criminali seriali, particolarmente pericolosi", ha evidenziato Pascarella. Attualmente la donna derubata è alle prese con una lunga riabilitazione.

LE INDAGINI - L’attività, coordinata dal sostituto procuratore Filippo Santangelo, trae origine dal cruento episodio del 20 settembre: un incidente stradale con verosimile fuga dell’autovettura responsabile dei fatti. Dal racconto dei testimoni presenti sul posto è emerso, che quanto accaduto era riconducibile ad un furto con strappo, fenomeno che negli ultimi due mesi era riaffiorato, tanto da far predisporre all’ufficio mirati servizi finalizzati a reprimere tali condotte criminali anche con l’impiego dei Reparti Prevenzione Crimine richiesti per tale esplicita esigenza dal questore di Forlì.

LA FUGA - Le persone, che per prime erano intervenute a soccorrere la vittima. avevano riferito di aver trovato la donna a terra priva di sensi vicino alla propria bicicletta ,notando nel contempo la presenza sul posto di un’autovettura Ford Fiesta di colore nero la quale, dopo aver colpito la donna, era ripassata vicino senza prestargli soccorso, ma bensì dandosi a repentina fuga. Attesa l’evidenza dei fatti e gli elementi al momento a disposizione le indagini degli investigatori si sono orientate verso due persone già sospettate della commissione di analoghi reati.

LE FOTO DELL'INCIDENTE

LA RICERCA DELL'AUTO - E' emerso la vettura potesse essere quella in uso ai due sospettati. E' stata così organizzata un’attività volta al rintraccio di detta autovettura impiegando massivamente tutte le pattuglie disponibili. L'auto sospetta è stata individuata alcune ore dopo. La successiva attività di appostamento ha permesso di bloccare i due malviventi quando, ritenendo la situazione oramai tranquilla, si stavano accingendo a riprendere il veicolo. Uno dei due aveva il telefonino della 56enne. Elementi alla mano, il sostituto procurato ha richiesto un'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal giudice ed eseguita mercoledì.

"Le ricadute positive dell’attività investigativa svolte dal Settore Anticrimine del Commissariato, sono state successivamente riscontrate dall’aver osservato, come a seguito dell'attività svolta, il fenomeno criminale ha subito una brusca regressione su quel territorio sino quasi ad azzerarsi - afferma il dirigente Pascarella -. Tutto questo conforta l’Ufficio nel concreto convincimento di aver stroncato quasi sul nascere un sodalizio criminoso di carattere seriale capace di provocare un allarmante recrudescenza di tale reato".

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