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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Cocaina nello sgabuzzino e nelle mutande: nuovo arresto per "zio Paperone"

Il brindisino Enrico Colucci arrestato per spaccio di droga dai poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi, a seguito di una perquisizione domiciliare

BRINDISI – Nuovi guai per il brindisino Enrico Colucci, noto esponente della malavita locale, conosciuto anche con il soprannome di “zio Paperone”, affibbiatogli ai tempi d’oro del contrabbando di sigarette. L’uomo, già ristretto in regime di domiciliari, è stato arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a seguito di una perquisizione presso la sua abitazione al rione Bozzano effettuata ieri (15 settembre) dai poliziotti della Squadra mobile di Brindisi al comando del vicequestore Antonio Sfameni.

La droga sequestrata

Sono stati gli agenti della sezione Antidroga, in particolare, a bussare alla porta di Colucci, recuperando: un involucro contenente 21 grammi di Polmare BR - Enrico Colucci-2cocaina che il 63enne aveva nascosto fra le parti intime; un tubetto di una nota marca di farmaci contenente cinque dosi di cocaina, del peso complessivo di 2,3 grammi, nascosto in una sacca rinvenuta nello sgabuzzino; rotoli di nastro adesivo e ritagli di buste di cellophane utili al confezionamento della droga in dosi.

Colucci, di concerto con il pm di turno del tribunale di Brindisi, dopo le formalità di rito espletate in questura è stato riaccompagnato a casa, sempre in regime di domiciliari. 

I precedenti 

Il precedente arresto del brindisino risale al 16 marzo 2017, quando venne sorpreso all’esterno della sua abitazione, violando gli obblighi previsti dalla misura degli arresti domiciliari. Già arrestato in altre circostanze (eclatante quella del 3 novembre 2016, quando venne prelevato da un elicottero della Guardia costiera e successivamente consegnato alla Polaria, mentre si trovava in acqua internazionali, insieme a un altro soggetto, a bordo di una barca in avaria) per il medesimo reato, Colucci per due volte è stato vittima di un agguato a pistolettate: la prima nell’ottobre del 2013, quando venne gambizzato nel suo podere di campagna; la seconda l’8 agosto 2016, quando venne ferito, sempre alle gambe, sotto alla sua abitazione, da banditi in scooter. 

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