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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Arresti a Latiano e Villa Castelli

Il 26 agosto scorso quando i carabinieri bussarono alla porta della sua abitazione a Villa Castelli e la perquisirono trovando droga, sciabole giapponesi e 1550 euro in contanti, arrestando la sua convivente, lui si rese irreperibile. Oggi è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Brindisi e trasferito in carcere con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 26 agosto scorso quando i carabinieri bussarono alla porta della sua abitazione a Villa Castelli e la perquisirono trovando droga, sciabole giapponesi e 1550 euro in contanti, arrestando la sua convivente, lui si rese irreperibile. Oggi è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Brindisi e trasferito in carcere con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta del 36enne Maurizio Leone, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine. Le indagini dei carabinieri non si sono mai fermate. Due mesi fa, in seguito a un'attenta attività investigativa, i carabinieri della locale stazione, unitamente ai colleghi della compagnia di Francavilla Fontana, piombarono a casa di Leone trovando trenta grammi di cocaina suddivisa in dosi, tre grammi di marijuana, materiale per il confezionamento e quattro sciabole giapponesi, due delle quali non erano mai state dichiarate come armi bianche.

In quel momento in casa c'era la sua convivente, una ragazza del posto di 21 anni, che fu arrestata. I carabinieri, però, sapevano che Leone, che al momento della perquisizione non era in casa, aveva a che fare con quel rinvenimento. Da lì partirono le indagini che si sono concluse ieri pomeriggio con l'emissione da parte del tribunale di Brindisi, di un ordine di carcerazione nei confronti di Maurizio Leone.

I carabinieri della stazione di Latiano, invece, hanno invece eseguito un  ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce, Ufficio esecuzioni penali, nei confronti di Benito Salonne, 56enne del posto. L'uomo, in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, è riconosciuto responsabile di furto aggravato. Deve espiare la pena di 1 anno, dieci mesi e dieci giorni di reclusione. Dopo le formalità di rito è stato associato alla casa circondariale di Brindisi.

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