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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Donaci

Si intrufolano in casa di un'anziana con un tranello. Scatta l'inseguimento: quattro arresti

Tre donne e un uomo, tutti di origine straniera, sono stati fermati a San Donaci dagli agenti della squadra mobile e del commissariato neretino nella serata di ieri dopo un lungo inseguimento. Poco prima avevano messo a segno almeno tre colpi in abitazione proprio a Nardò

“Ripuliscono” le case di alcuni anziani con un tranello. Poi la fuga, l’inseguimento e l’arresto. In quattro, nelle scorse ore, sono finiti in manette a seguito di almeno tre colpi messi a segno in altrettanti appartamenti di Nardò (in provincia di Lecce), ultimo in ordine di tempo quello in via Filippo Turati, intono alle due del pomeriggio di giovedì, ai danni di una 85enne del posto.

Si tratta di tre donne di 19, 22 e 37 anni, tutte di origine dall’est Europa, ma nate nella Capitale, e di un uomo albanese di 40 anni: soggetti tutti senza fissa dimora e già noti alle forze dell'ordine, tranne la più giovane. Sono stati bloccati dalla polizia al termine di uno spericolato inseguimento cominciato nella cittadina salentina e terminato a San Donaci, in provincia di Brindisi, ad opera di una pattuglia partita dalla questura leccese.

Oltre ai tre furti perpetrati in quel di Nardò i quattro fermati dagli agenti della polizia sono sospettati di aver messo a segno diversi altri colpi nelle tre province salentine, sempre ai danni di cittadini anziani.

Tutto è cominciato nella tarda mattinata di ieri  quando i quattro, a bordo di una Peugeot 208 nuovo modello, avrebbero raggiunto l’appartamento delle vittime designate, per poi mettere in atto il loro piano criminale per raggirare e derubare i malcapitati. Ma la presenza di quell’auto e di questi soggetti sospetti, non del luogo, non è passata inosservata soprattutto dopo che la notizia di alcuni furti compiuti nelle case ha iniziato a fare il giro di vicoli e quartieri.

Alcuni cittadini hanno infatti segnalato al 113 del commissariato di Nardò la presenza di un’auto grigia sospetta che si aggirava per le vie della cittadina con a bordo alcune donne ed un uomo alla guida. È così scattato il piano di verifica e controllo da parte dei poliziotti che ha riguardato non solo il comune neretino, ma anche le principali arterie stradali che percorrono il Salento. Così, in breve tempo, l’autovettura sospetta è stata individuata.

È stato in prima battuta un agente del commissariato di Nardò, diretto dal vicequestore Sabrina Manzone, che aveva da poco ultimato il servizio, a segnalare la Peugeot di colore grigio (risultata successivamente noleggiata a Roma), ai colleghi ed a seguirla sulla provinciale per Gallipoli.

Parte delle refurtiva recuperata dagli agenti.

Gli occupanti si sono comunque accorti di essere seguiti da qualcuno e già presumendo si potesse trattare delle forze dell’ordine, hanno deciso durante il tragitto di disfarsi di un sacchetto di stoffa (si è accertato poi essere una federa di un cuscino), lanciandolo tra i cespugli, dirigendosi poi a forte velocità verso la statale e proseguendo in direzione di Lecce e poi verso il Brindisino.

Vano però è stato il tentativo di fuga dei presunti malfattori. Il dispiegamento di diverse pattuglie predisposto dalla questura ha consentito di intercettare e seguire, e poi fermare, l’autovettura a San Donaci, nel Brindisino, dove gli agenti della squadra mobile di Lecce, approfittando di una sosta, ha monitorato i movimenti dei soggetti ed in sicurezza li ha bloccati, impedendone un nuovo tentativo di far perdere le proprie tracce.

Sottoposti ai controlli, i quattro soggetti fermati sono stati poi condotti, subito dopo, in questura a Lecce, per i successivi accertamenti.

Nel frattempo gli agenti in servizio presso il commissariato di Nardò hanno proceduto ad acquisire gli elementi indiziari necessari, oltre a recuperare la refurtiva contenuta nella federa di cuscino lanciata, durante la fuga, tra i cespugli. E’ stato così accertato che la stessa banda di ladruncoli  aveva messo a segno ben tre furti in appartamento, perpetrati a Nardò, nell’arco di un’ora.

Arraffato il bottino, nel giro di pochi minuti, il gruppo sarebbe poi scappato a bordo della vettura in direzione nord, verso il Brindisino. Immediata la caccia al mezzo segnalato da alcuni testimoni e immortalato dalle videocamere di sorveglianza, le stesse che hanno fornito anche elementi utili sugli indumenti indossati dalle giovani donne.

È stato così documentato che almeno tre o quattro giovani donne, non locali, con una scusa, si erano introdotte nelle abitazioni di persone anziane e, mentre una di loro distraeva la vittima, le altre arraffavano soldi, gioielli e finanche documenti d’identità, andando via subito dopo, raggiungendo il complice che li attendeva a bordo dell’auto, posteggiata nelle vicinanze delle abitazioni delle vittime.

Acquisiti elementi indiziari sufficienti per poter procedere, ed informata l’autorità giudiziaria, i quattro soggetti fermati sono stati arrestati e condotti in carcere a Lecce. Sono in corso ulteriori indagini circa gli altri furti - tentati e riusciti - nel circondario negli ultimi giorni: il sospetto è che il gruppo possa esserne l'autore. Idem per altri episodi registrati, con identiche modalità, anche nelle province di Brindisi e di Taranto.

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