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Venerdì, 19 Aprile 2024
settimana Paradiso / Via Giosuè Carducci

Agguato in una pizzeria per motivi di gelosia: due arresti per tentato omicidio

Svolta nelle indagini sul ferimento a colpi di arma da fuoco di un brindisino di 23 anni avvenuto l'11 ottobre 2020 in via Carducci, al rione Paradiso. Due brindisini di 24 anni condotti in carcere dalla Squadra mobile

BRINDISI - Ridotto in gravissime condizioni per motivi di gelosia. Sarebbe questo il movente del ferimento del 25enne Matteo Trane, avvenuto la sera di domenica 11 ottobre 2020 all’interno di una pizzeria in via Giosué Carducci, al rione Paradiso. A 17 mesi dall’agguato i poliziotti della squadra mobile di Brindisi hanno individuato e arrestato i presunti responsabili. Si tratta dei 24enni Emanuele Taurisano e Tiziano Marra, entrambi di Brindisi. I due sono stati raggiunti nella giornata di oggi (lunedì 7 marzo) da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, su richiesta della Procura di Brindisi, per il reato di tentato omicidio in concorso. 

Da quanto appurato dagli inquirenti, i due indagati intorno alle ore 20 dell’11 ottobre avrebbero raggiunto la pizzeria “Non solo pane”, di proprietà della famiglia di Matteo Trane, all’epoca 23enne, a bordo di uno scooter condotto da Marra. Entrambi avevano i volti coperti da caschi. Una volta sul posto, Taurisano sarebbe entrato nel locale dall’ingresso posteriore e in cucina avrebbe esploso tre colpi con una pistola calibro 7,65, all’indirizzo di Matteo Trane, colpendolo alla gamba e all’addome. In quel momento si trovavano all’interno della pizzeria anche due familiari di Trane. Arrivato in codice rosso all’ospedale Perrino di Brindisi, il ragazzo fu sottoposto a un intervento chirurgico e quella stessa notte trasferito presso l'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Da lì, nei giorni successivi, ritornò al Perrino di Brindisi, dove fu ricoverato prima in Rianimazione e poi in Chirurgia generale. Il 21 ottobre fu dimesso. 

Le indagini sono state condotte attraverso l’analisi delle immagini riprese dalle telecamere e tramite intercettazioni telefoniche e ambientali. Sulla mano sinistra di Taurisano e su entrambe le mani di Marra, inoltre, vennero rinvenute a distanza di poche ore dall'attentato tracce di piombo, bario e antimonio “a riprova - si legge nell’ordinanza - del precedente utilizzo di un'arma da sparo o dell'esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco nelle loro immediate vicinanze”. 

Il movente, come accennato, è stato individuato nella gelosia e nella “voglia di rivalsa serbata da Taurisano nei confronti di colui che, durante la sua detenzione presso la casa circondariale di Secondigliano, aveva iniziato una relazione sentimentale con la sua ex compagna dopo la decisione di quest'ultima di interrompere la loro relazione”. Taurisano, fra l’altro, all’epoca dei fatti, era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Lo scooter utilizzato per raggiungere la pizzeria era stato rubato nei mesi precedenti a Brindisi. Assistiti dagli avvocati Giuseppe Guastella e Laura Beltrami, i due indagati nei prossimi giorni saranno sottoposti a interrogatorio di garanzia. 
 

Articolo aggiornato alle ore 15:17

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