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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Arriva anche a Brindisi la micidiale Amnésia: tanti adolescenti fra i pusher

La più pericolosa è la famigerata Amnésia. Poi ci sono la “Lemon juice express”, la “Blue dream”, la “Moby dick”, la “Og kush” e la “Citrus”. Dietro questi nomi accattivanti si celano delle varietà di cannabis geneticamente modificate (o addirittura trattate con additivi chimici), il cui consumo si sta diffondendo anche a Brindisi. Buona parte degli assuntori si annida fra universitari e studenti delle scuole superiori

BRINDISI – La più pericolosa è la famigerata Amnésia. Poi ci sono la “Lemon juice express”, la “Blue dream”, la “Moby dick”, la “Og kush” e la “Citrus”. Dietro questi nomi accattivanti si celano delle varietà di cannabis geneticamente modificate (o addirittura trattate con additivi chimici), il cui consumo si sta diffondendo anche a Brindisi. Buona parte degli assuntori si annida fra universitari e studenti delle scuole superiori. Sono numerosi (più di quanto si possa pensare) i minorenni che trascorrono le serate passandosi le canne, inconsapevoli dei rischi ai quali espongono la loro salute.

Perché ormai si è oltre la marijuana. Fra le vie della movida circolano delle sostanze stupefacenti che seppur classificate come droghe leggere, in realtà possono avere gli stessi effetti di quelle pesanti. E’ il caso appunto dell’Amnésia. I poliziotti della sezione Antidroga della Squadra mobile di Brindisi sono sulle tracce di giovanissimi pusher (di sesso maschile e femminile) che smerciano questo micidiale prodotto, mettendo in pericolo la vita dei coetanei che ne fanno uso.

IL PARERE DELLO PSICOLOGO

Amnésia (o amné) altro non è che marijuana modificata con metadone, eroina e addirittura, in alcuni casi, con acido delle batterie delle auto. Secondo gli esperti può creare in tempi brevi dipendenza. Da quanto riferito dai ragazzi che l’hanno provata, scatena anche attacchi di panico e ansia, deficit di concentrazione e paranoia. Gli specialisti inoltre non escludono che possa causare gravi danni al cervello.

Le forze dell’ordine sospettano che l’amnésia abbia già fatto capolino a Brindisi, così come altre varianti della marijuana fra cui: la Blue dream (incrocio tra mirtillo e cannabis noto per il suo sapore dolce e pungente, il cui effetto di rilassamento muscolare ed eliminazione del dolore dura circa 3 ore); l’Og kush (proveniente dalla California del Nord e in voga fra rapper e star di Hollywood, si caratterizza per un aroma forte); la Lemon juice express (una varietà auto fiorente che sa di pino e limone); la Moby Dick (una delle più diffuse a livello mondiale); la Kash-cheese (pianta di cannabis dall’odore pungente nata nel Regno unito e diffusasi in tutto il mondo).

Da quanto appurato dai poliziotti, i canali di rifornimento si ramificano dal Centro e dal Nord Italia. Si sospetta che i “grossisti” brindisini vadano ad acquistare la droga personalmente, per poi rivenderla agli spacciatori locali. E qui non si ha a che fare solo con persone che gravitano in contesti malavitosi.

Gli investigatori stanno monitorando degli adolescenti cresciuti in famiglie dai sani principi, che per vari motivi cedono alla tentazione del guadagno facile. Utilizzano i social network Facebook e Whatsapp (dove sono state costituite delle chat di gruppo con decine di iscritti ciascuna) per scambiarsi informazioni sui quantitativi e la tipologia di droga in arrivo. Alcuni di loro prendono parte a queste conversazioni con una buona dose di ingenuità, inconsapevoli di commettere un reato. I più smaliziati sanno a cosa vanno incontro ed agiscono con estrema cautela.

Considerata la giovane età dei soggetti coinvolti nel giro, la polizia, come riportato in altri articoli, è pronta a tendere una mano a chi si rende conto dell’errore commesso e manifesta la volontà di eliminare le cattive amicizie, tornando sulla retta via tracciata dai genitori. Ma se dall’altra parte non vi è alcuna collaborazione, scatta immediatamente l’azione repressiva. 

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