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Cronaca

I bambini dello "Scirocco": da Brindisi una nuova vita dopo la fuga dalla Siria in fiamme

Si affacciano timidamente dalla murata e guardano giù verso le figure in divisa o in tuta bianca che si muovono sulla banchina. Sarà questa la nuova vita che hanno promesso loro prima del lunghissimo e rischioso viaggio? Qualcuno piange, perché teme di essere separato dalla madre che vede entrare in un'ambulanza. Qualcuno sorride. Altri restano attaccati al padre

BRINDISI – Si affacciano timidamente dalla murata e guardano giù verso le figure in divisa o in tuta bianca che si muovono sulla banchina. Sarà questa la nuova vita che hanno promesso loro prima del lunghissimo e rischioso viaggio? Qualcuno piange, perché teme di essere separato dalla madre che vede entrare in un’ambulanza. Qualcuno sorride. Altri restano attaccati al padre. Altri imparano a mettere la mascherina, aiutati dai genitori. Sono quasi tutti siriani, sono 137 su 751 migranti salvati in due diversi interventi dalla fregata Scirocco, molto al largo delle coste libiche tra martedì e mercoledì. E adesso sono a Brindisi. I bambini strappati ai barconi della morte dalla Marina Militare (video).

migranti - I primi sorrisi-001-2Qualcuno vuole ributtarli a mare? Lo scrivono su Facebook, ma purtroppo lo dicono anche nelle aule parlamentari. C’è sempre qualcuno che sfoga su questi esseri umani in fuga dalla guerra l’amarezza giustificata di una vita sempre più difficile. Ma non sono questi bambini il nemico e la causa della crisi sociale del nostro Paese, né i loro genitori e fratelli. Non sono questi piccoli cittadini di un mondo che conta le loro morti come se fossero mosche, la causa dei nostri mali. Se non avessero incontrato, persi nel Mediterraneo su un piccolo peschereccio, la nave grigia ed i suoi marinai, forse si sarebbero inabissati.

“Erano in mare da almeno cinque giorni”, spiega il capitano di fregata Mauro Panebianco, comandante di nave Scirocco. “ ci hanno raccontato di essere partiti dalle coste egiziane, ma senza specificare la località. Il primo peschereccio, di appena venti metri, lo abbiamo trovato l’altro ieri. A bordo erano in 530: di cui 47 donne e 137 bambini. Un’altra imbarcazione l’abbiano soccorsa ieri mattina: trasportava 221 persone, delle quali 29 donne e 37 minori”.

migranti - Il capitano di fregata Mauro Panebianco, comandante di nave Scirocco-2“Abbiamo fatto rotta alla maggiore velocità possibile verso le coste italiane, in attesa che il ministero ci indicasse il porto di destinazione – prosegue il comandante dello Scirocco – mentre il medico del servizio sanitario di frontiera imbarcato con noi effettuava i controlli preventivi. Non abbiamo avuto feriti o casi di malattie a bordo, ad eccezione di qualche sospetto di rosolia in alcuni bambini e di una donna alla quale si erano rotte le acque, la prima che abbiamo fatto sbarcare stamani tra le nove in stato interessante presenti nel gruppo”.

“Abbiamo anche in corso attività investigative per individuare eventuali appartenenti ad organizzazioni criminose dedite al traffico di migranti”, dice ancora il comandante Panebianco. “E’ vero che sono state salvate solo in questi mesi del 2014 circa 100mila persone, in gran parte dalla Marina Militare. Ma abbiamo anche consegnato all’autorità giudiziaria 300 sospetti criminali scoperti durante gli accertamenti condotti sulle navi dopo i salvataggi”. La fregata Scirocco, che è di stanza a La Spezia, è stata impegnata nell’operazione Mare Nostrum dal 25 ottobre all’1 dicembre del 2013; poi nei mesi di maggio e giugno, e ha iniziato questo terzo turno il 7 agosto.

migranti- Il ponte di volo della fregata Scirocco-2A terra, l’apparato coordinato dal prefetto Nicola Prete, stamani presente in banchina a S.Apollinare assieme al comandante della Capitaneria di Porto, il capitano di vascello Mario Valente, e al segretario generale dell’Autorità Portuale, Salvatore Giuffrè, ha applicato nuovamente il sistema della replica dei controlli nel capannone Montecatini, affidato interamente alla Polizia di Stato con varie divisioni della questura e della polizia di frontiera impegnate con i loro dirigenti, ed alla Asl per la parte sanitaria, per procedere poi allo smistamento garantendo l’integrità dei nuclei familiari (di cui si è occupato l’Ufficio stranieri della questura con il vicequestore Stefania Occhioni).

Migranti - lo sbarco a Brindisi negli scatti di Gianni Di Campi

Una famigliola si riorganizza-001-2Con il contributo della Protezione civile provinciale e della Croce Rossa, 250 dei migranti arrivati stamani in porto con la fregata Scirocco resteranno provvisoriamente nelle strutture di Restinco a Brindisi e del Green Garden a Carovigno, due gruppi di 50 ciascuno andranno a Bari e Foggia, 250 sono stati assegnati a Lecce, e 150 andranno in Abruzzo, in attesa di ulteriori designazioni di destinazione. Alle loro spalle, molto lontano ormai, la Siria è in fiamme. Hanno consegnato tutto il danaro raccolto con l’aiuto dei parenti ai trafficanti che li hanno portati sino alla costa egiziana: “Alcune migliaia di dollari”, racconta il capitano di fregata Mauro Panebianco, mentre i suoi uomini cercano nel gruppo in attesa sul ponte di volo gli scafisti dei due barconi. (Le foto dell'articolo sono di Marcello Orlandini)

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