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Cronaca

"L’uomo che voleva una casa al mare: integrazione al capitolo due"

Era alle porte la decima estate di “vita” del Residence Acque Chiare e l’uomo che voleva una casa al mare (che in un turbinio di accadimenti si era trasformato nel tempo da 1) terzo acquirente in buona fede a 2) ignorante colpevole a 3) indagato a 4) imputato a 5) prescritto con riserva d’appello, mantenendo però immutata la qualifica di “custode senza facoltà d’uso”)

Era alle porte la decima estate di “vita” del Residence Acque Chiare e l’uomo che voleva una casa al mare (che in un turbinio di accadimenti si era trasformato nel tempo da 1) terzo acquirente in buona fede a 2) ignorante colpevole a 3) indagato a 4) imputato a 5) prescritto con riserva d’appello, mantenendo però immutata la qualifica di  “custode senza facoltà d’uso”), dopo aver diligentemente ultimato il suo compito di custode ed aver notato lo stato di degrado attorno alle villette (il cantiere dell’albergo in rovina,  la zona mare selvaggiamente saccheggiata) torna col pensiero alla calda estate del 2006, l’unica vera estate sgombra di nubi e di cattivi pensieri trascorsa dai proprietari di Acque Chiare.

Le immagini scorrevano ancora nitide : rivedeva la faraonica piscina (il fagiuolo di Matichecchia) e la spiaggia pullulare di bagnanti, gli impianti sportivi ed i campi occupati dal Tour del Beach Tennis, gli spettacoli di cabaret e il concerto di Checco Zalone, la serata Camel organizzata dal suo amico con Alessia Fabiani…...All’interno del villaggio numerosi ospiti (politici, imprenditori, magistrati) passeggiavano sui viali ed ammiravano l’opera, magnificando la lungimiranza e l’intraprendenza del piccolo grande uomo che aveva concepito e realizzato siffatta bellezza……

La Finanza al villaggio Acque Chiare-2Nell’estate del 2006 nulla faceva presagire lo “tsunami” che, circa 2 anni dopo (29.5.2008),  si sarebbe abbattuto sul villaggio : sequestro preventivo di tutta l’area, custodia al Sindaco, assemblea, ricorso al Tribunale, custodia con facoltà d’uso a titolo gratuito, no, custodia con facoltà d’uso al solo custode, no, custodia al Sindaco, no, si cambia, custodia ai singoli proprietari-ricorrenti, ricorso in Cassazione, annullate le ordinanze, si torna al Tribunale, confermato il sequestro, revocata la facoltà d’uso (allora c’era??), può entrare il solo custode senza facoltà d’uso, il glorioso corpo della Guardia di Finanza a controllare che il marito non segua la moglie (o viceversa) nell’espletamento dell’attività di custode.

Nel frattempo l’uomo che voleva una casa al mare si ritrova intento a spiegare a Malagoli Giovanni (parrucchiere modenese, emigrato a Londra,   salone nella City) perché la moglie non può entrare in casa con lui e cos’è lo “stress del territorio”, deve indicare a Santi Virginia (veneta, da quarant’anni in Inghilterra, proprietaria di due ville rogitate e di altre due compromesse in vendita) un hotel dove soggiornare quando viene a Brindisi e spiegarle come cercare di recuperare il milione di euro investito dal marito nella sua città natale, deve illustrare a Pironi Gino (emiliano, parenti a Brindisi) perché casa sua offende e stressa il territorio e le macerie di Sbitri, intrise di amianto, invece lo rivalutano, chiarire ad Hans Van der Ben (olandese, vide il villaggio su Internet) che in Italia può capitare che un Notaio ti venda “un pezzo d’albergo” e che nello stesso atto ti scrive che può essere la tua residenza, la tua prima casa e lo trascriva unitamente anche ad un bel regolamento di condominio, spiegare al Dott. Iannarelli (indigeno) che se vuole abitare nella sua (unica) casa deve pagare una cauzione a cautela ed eventuale ristoro dei danni che egli, proprietario medesimo….per scriverla alla Totò, possa mai arrecare alla casa di sua proprietà.

Il villaggio Acque ChiareL’uomo che voleva una casa al mare, fiducioso nell’operato della magistratura e consigliato dai suoi avvocati (non parlare in Tribunale, sei coinvolto, non sei credibile…)  si è tutelato; da cittadino rispettoso della legge e di chi deve farla applicare, non ha dato in escandescenze né eretto barricate né promosso manifestazioni di protesta ma ha preso le sue precauzioni ed attende pazientemente la fine dell’iter giudiziario che lo vede incolpevole protagonista.

Certo la sua pazienza è sottoposta a ripetuti attacchi, soprattutto quando, non da avvocato ma da cittadino-proprietario-custode, pensa che, in questa vicenda, probabilmente viene (rigidamente) applicata la legge ma (sicuramente) non viene fatta, allo stato,  giustizia; ed in effetti, se pensa che, da imputati, il Costruttore – se vuole – può continuare a costruire, il Patteggiatore può continuare a patteggiare, il Notaio può continuare a stipulare, e lui, incolpevole terzo acquirente in buona fede, non può usare casa sua……….dove sta la giustizia?

Gli eventi giudiziari si susseguono : prima strage di San Valentino (Tribunale di Brindisi febbraio 2012) seconda strage di San Valentino Corte d’Appello 2013) ma lui non si perde d’animo; la sua stella polare è la sua indiscutibile buona fede nell’acquisto, sua e, fino a prova contraria, di (quasi) tutti gli altri proprietari, cosa che dovrebbe garantirlo anche sull’esito finale della vicenda; nel frattempo, lui come gli altri, non può avvalersi neanche della presunzione d’innocenza, ne’ può patteggiare o confessare alcunché (non ha/hanno commesso alcun reato) però al contrario sin da subito deve/devono scontare la loro pena (ma la pena non si applica a chi commette un reato?) anche perché ritenuti colpevoli ignoranti (none…stai facendo confusione…nella prima ordinanza eri colpevole ignorante…in questa non lo sei più’…sei solo uno che stressa e offende…ben ti sta!!!!)

Acque Chiare e l'albergoRipensava a quando aveva maturato l’acquisto e “benediva” il suo vicino di cabina a Palm Beach che lo aveva incuriosito, a quando aveva tolto centinaia di migliaia di euro dai risparmi del figlio per intestargli la casa ed all’uopo aveva chiesto l’autorizzazione al Giudice Tutelare, (ironia della sorte, un Giudice  ti autorizza l’acquisto, un altro Giudice ti sequestra il bene e te lo vuole confiscare, lo stesso Giudice che ha autorizzato l’acquisto ti nega il risarcimento dicendoti che dovevi leggere meglio le carte…..) continuava a chiedersi, da brindisino d’adozione, come mai quel tratto di costa fosse ridotto in quello stato, manco ci fosse passato Attila, e si convinceva ancor di più della necessità di salvare la struttura “Acque Chiare”, vera e unica inversione di tendenza in un territorio dove non si crea e si realizza più nulla ma si gestisce l’esistente e ognuno bada al proprio orticello, peraltro sempre meno ricco di frutta e verdura ma straripante di carbone, fotovoltaico e tendente al gas.

Questi (e tanti altri brutti) pensieri affollavano la sua mente mentre si preparava alla battaglia di estate-autunno, fatta di ricorsi in Cassazione, parti civili, opposizioni ad archiviazioni e reiterazione della buona fede (e dalle!!!), sigilli violati e prescrizioni non rinunciate, poi rinunciate ed appellate, sempre consapevole che la vicenda deve essere risolta celermente, che bisogna rientrare quanto prima in possesso delle case, per meglio manutenerle e proteggerle da elementi atmosferici ed umani (proprietari fuori-ladri dentro) e di tutta la struttura, per impedirne il degrado ed il saccheggio.

acque chiare ingresso-2Lo scontro è imminente, le forze sono in campo : da una parte la Corte di Cassazione, il Palazzaccio, il porto delle nebbie, il mitico Fiale……dall’altra quattro imputati, 82 parti civili e una decina di avvocati…..uno scontro impari anche perché in Cassazione saranno leggermente arrabbiati poiché la Corte Costituzionale ha scritto che non hanno “letto” bene la sentenza Varvara, che la responsabilità del prescritto va accertata se vuoi confiscare e che chi accusa deve provare la malafede e non il contrario.

E allora l’uomo che voleva/vuole una casa al mare, distolto dai suoi pensieri  da un altro custode (avvoca’….ma io sono prescritto definitivo o con riserva?), consapevole dell’estate torrida che lo attende ma  ancora fiducioso e ottimista per una soluzione positiva della vicenda, lancia un’ultima occhiata al Residence Acque Chiare e, sulle note della famosa canzone napoletana  “Tornaaaa…..sta casa aspetta a teeeeeeeeeee”, si allontana nel buio della notte. (Vittorio Rina)

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