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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Asili nido: dipendenti a corto di stipendi. Cgil: "Li assuma il comune"

"Il personale del servizio welfare venga assunto dal comune di Brindisi". Questa è la richiesta che giunge dalla Fp Cgil, in seguito ai ritardi accumulatisi nel pagamento degli stipendi dei dipendenti del Consorzio Nuvola, addetto alla gestione degli asili nido comunali. Il problema è stato affrontato nel corso di un incontro svoltosi lo scorso 5 giugno nel comune

BRINDISI – “Il personale del servizio welfare venga assunto dal comune di Brindisi”. Questa è la richiesta che giunge dalla Fp Cgil, in seguito ai ritardi accumulatisi nel pagamento degli stipendi dei dipendenti del Consorzio Nuvola, addetto alla gestione degli asili nido comunali. Il problema è stato affrontato nel corso di un incontro svoltosi lo scorso 5 giugno nel comune. Ma dall’appuntamento, a detta dell’organizzazione sindacale, non è emersa la certezza “di riconoscere nei tempi previsti gli stipendi ai lavoratori interessati”. ​

Per questo, la Fp Cgil, in una nota firmata dal segretario generale, Antonio Macchia, e dal segretario territoriale, Vincenzo Cavallo, ritiene opportuna “l’adozione di drastiche misure per ripristinare immediatamente il rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro ad oggi violati dal consorzio Nuvola nei confronti dei propri dipendenti, che, occorre ricordarlo, svolgono il delicato lavoro con spirito di servizio e abnegazione”.

Per drastiche misure, si intende, a dire di Cgil, il coinvolgimento delle autorità competenti “affinché possano porre in essere tutti gli opportuni provvedimenti del caso”. “Certamente – si legge ancora nella nota – si condivide, senza voler discolpare nessuno, nel rispetto di ruoli e responsabilità, quanto espresso dal comune secondo cui i lavoratori non devono essere strumento di pressioni per beghe di carattere burocratico amministrativo, tenuto conto che ogni azienda deve dare garanzie di solidità economica nel momento in cui gestisce un appalto”.  +

Fp Cgil invita dunque il sindaco  “a convocare un incontro monotematico, propedeutico a individuare una programmazione di ampio respiro, che elimini le criticità ad oggi evidenziate, al mero scopo di potenziare il sistema welfare territoriale”. Da qui deriva la richiesta di “addivenire alla internalizzazione dei servizi appaltati all’esterno, ovvero a una gestione diretta degli stessi”. 

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