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Cronaca Latiano / Via della Resistenza

Assaltarono supermarket ma il titolare li mise in fuga: tre minorenni in comunità

Sono stati condotti in comunità i giovani latianesi che lo scorso 7 febbraio assaltarono il supermercato Despar di via della Resistenza gestito dalla famiglia Catanzaro, ma fuggirono a mani vuote a seguito della reazione del titolare. Si tratta dei 17enni P.P. e M.M. e del 16enne C.L. I tre sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare

LATIANO – Sono stati condotti in comunità i giovani latianesi che lo scorso 7 febbraio assaltarono il supermercato Despar di via della Resistenza gestito dalla famiglia Catanzaro, ma fuggirono a mani vuote a seguito della reazione del titolare. Si tratta dei 17enni P.P. e M.M. e del 16enne C.L. I tre sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale dei minori di Lecce, Addolorata Colluto, su richiesta del pubblico ministero Anna Carbonara.

I minorenni, convocati in caserma pochi giorni dopo la tentata rapina, avevano già fatto ammissione di colpevolezza. Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno infatti delineato un quadro cristallino. I giovani latianesi entrarono in azione di sabato sera. Erano armati di due pistole e di un coltello. Avevano il volto coperto da passamontagna. Sotto la minaccia delle armi, intimarono al gestore, il 76enne Vincenzo Catanzaro, di consegnare loro il denaro. Ma l’anziano si chinò dietro al registratore di cassa e impugnò un rotolo di  manifesti, brandendolo contro i malfattori come se fosse un bastone. I rapinatori, sorpresi dalla reazione del commerciante, si dileguarono a piedi.

Le immagini riprese dalle telecamere di cui è dotato l’esercizio commerciale vennero pubblicate dal figlio del gestore sul suo profilo Facebook. I carabinieri della locale stazione al comando del maresciallo D’Oria non persero tempo. Passarono subito al setaccio i fotogrammi, individuando dei particolari che li misero sulla pista giusta.

Le forze dell’ordine si recarono dunque a casa di uno dei sospettati, trovando un giubbotto identico a quello indossato da uno dei banditi. Poi si presentarono anche nelle case di alcuni amici dell’indagato, recuperando ulteriori elementi. I tre vennero condotti in caserma. Messi di fronte alla realtà, confessarono. A quasi due mesi di distanza dai fatti, completato il mosaico investigativo, è scattata la misura cautelare. Prelevati stamani dalle rispettive abitazioni, i minorenni sono stati accompagnati presso delle comunità di Torre Canne, San Michele Salentino e Mesagne. L’accusa contestata è di tentata rapina in concorso. 

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